Gli avvocati del foro di Ferrara non sono disposti a rinunciare al Crocifisso nelle aule del tribunale. Da cui sono sparite le effigi del Cristo dall'oggi al domani, senza che venisse fornita alcuna spiegazione.
Increduli per la sparizione del simbolo sacro dalle aule giudiziarie, ventitré toghe del capoluogo emiliano hanno così preso carta e penna e hanno scritto al presidente del tribunale Pasquale Maiorano per domandare il perché di quella novità. Chi ha rimosso il Crocifisso dai muri?
L'esposizione del simbolo della religione e della Fede cattolica, ricordano gli avvocati, è obbligatoria per una normativa legata a una circolare del ministro Alfredo Rocco del 1926, evidentemente ancora in vigore. I sottoscrittori della petizione si dicono disposti a donare i nuovi Crocifissi, qualora i vecchi non dovessero venire trovati.
La richiesta inviata al presidente del tribunale Maiorano, scrive il quotidiano locale La Nuova Ferrara, "è dettata dalla volontà di vedere la Croce - richiamo alla verità, al bene e alla giustizia - dove dovrebbero essere tutelati e difesi i valori della giustizia".
Il presidente dell'ordine degli avvocati Piero Giubelli, che pure non ha sottoscritto l'appello dei colleghi, ha sottolineato l'inappuntabilità della loro richiesta: "C’è una circolare che impone il crocifisso – dice – quindi o si collocano oppure si cambia la circolare.
Se poi si vogliono fare battaglie sulla laicità dello Stato, queste vanno fatte nelle sedi opportune". Al di là delle convinzioni di Fede, anche per le regole in vigore, il Crocifisso deve restare dov'era.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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