Assoallestimenti: rallentano gli ordini, il governo investa su made in Italy ed export

Il presidente Sandro Stipa: "Nonosostante in calendario ci siano manifestazioni importanti e vincenti, il settore non riesce ad esprimere la qualità e la dimensione che ci si aspetterebbe, serve un impegno forte su internazionalizzazione e Ddl Concorrenza"

Assoallestimenti: rallentano gli ordini, il governo investa su made in Italy ed export
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Brusca frenata e fatturati rallentati per le aziende che realizzano gli allestimenti per eventi e per manifestazioni fieristiche con ordini e richieste di preventivi “che si fanno sentire” e vengono valutati con preoccupazione, come spiega Sandro Stipa, presidente di Asal Assoallestimenti, l’associazione che in FederlegnoArredo rappresenta oltre 220 aziende italiane che si occupano di allestimento e della fornitura di beni e servizi nelle fiere, nelle mostre, negli spazi espositivi e negli eventi.

“Seppur il periodo veda in calendario manifestazioni importanti e vincenti, complessivamente il settore non riesce ad esprimere la qualità e la dimensione che ci si aspetterebbe. Di fronte a questi primi elementi che misurano i fatturati e le attività delle nostre aziende saranno certamente importanti - sottolinea il presidente di Asal - le misure che il Governo vorrà riservare allo sviluppo della produzione del Made in Italy e il sostegno che intenderà dare alle esportazioni, così come sarà certamente uno snodo importante il lavoro che, con il ministero delle Imprese e del Made in Italy e con Aefi dovrà essere sviluppato per dare sostanza e coerenza all’articolo 19 del Ddl Concorrenza”.

“Il provvedimento - conclude Stipa - crea infatti le basi per una collaborazione fra i soggetti impegnati nella filiera delle Fiere.

Più collaborazione e più concorrenza dovranno aiutare il settore a sviluppare un modello rispettoso e sostenibile di ruoli e impegni, con l’auspicio e la volontà di valorizzare sempre di più il ruolo delle aziende degli allestimenti rappresentate”.

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