Caldaie e infissi, la soluzione per chi ha già versato l’anticipo

Il governo vuole evitare penalizzazioni a chi ha già pagato parte dei lavori relativi all’acquisto di caldaie, infissi, climatizzatori e pannelli solari. Spiragli anche per il sismabonus. Ecco cosa sapere

Caldaie e infissi, la soluzione per chi ha già versato l’anticipo

Il blocco degli sconti e delle cessioni del credito relativi ai bonus edilizi deciso dal governo il 17 febbraio scorso ha lasciato alcuni quesiti irrisolti. Con il passare dei giorni si stanno trovando soluzioni per chi, pure avendo firmato un contratto o versato un anticipo, non rientra nella categoria dei lavori già iniziati.

La Camera si sta occupando della questione nel suo insieme e già si intravvede una soluzione per chi ha acquistato caldaie, infissi, climatizzatori o pannelli solari.

La soluzione e il periodo di transizione

L’intenzione è semplice, ossia ripristinare le norme sullo sconto in fattura e sulla cessione del credito in favore di chi può dimostrare di avere firmato un contratto che lo impegna o di avere già versato un acconto per i lavori, dimostrazione che può essere fornita soltanto con metodi riconosciuti tracciabili (tipicamente i bonifici).

La Camera potrebbe anche prevedere una fase di transizione, una finestra temporale al cui interno convogliare tutte le richieste di sconto o cessione già inoltrate.

A fare stato è ancora una volta la Cila. Infatti, sempre relativamente a caldaie, infissi, condizionatori e pannelli solari, vige la possibilità di accedere ai bonus se sono inseriti in interventi più ampi al cui proposito è stata presentata la Cila entro il 16 febbraio, ossia il giorno prima dell’entrata in vigore del decreto che ha bloccato i bonus.

Il problema da risolvere

La decisione del governo di interrompere i bonus edilizi ha disorientato sia chi aveva attivato la procedura del Superbonus, sia chi si era mosso per usufruire delle agevolazioni in materia di edilizia libera. In molti casi c’è anche chi aveva già versato un acconto, pure non avendo ancora ricevuto i beni acquistati o non avendo di fatto iniziato i lavori.

La decisione di una finestra temporale potrebbe anche includere il sismabonus, agevolazione concessa a chi effettua lavori di miglioria per rendere gli edifici più resilienti ai terremoti. Confedilizia, che ha chiesto al governo di riabilitare il sistema di cessione dei crediti, si dice ottimista perché ha trovato segnali d’apertura da governo e da parlamento.

Le garanzie del governo

Allo stato attuale rinunciare agli interventi già programmati risulta poco scaltro.

Dopo avere incontrato imprese, consorzi e tecnici, l’esecutivo ha ribadito la volontà di trovare soluzioni che possano dare certezze e regolamentare in modo chiaro tutti quei casi in cui cittadini e imprese non sanno bene come muoversi.

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