Luglio è, come da tradizione, il mese più "caldo" per i contribuenti sul piano fiscale. E questo non solo per l'ingorgo tra oneri che i contribuenti e le partite Iva devono pagare su base trimestrale e per gli adempimenti fiscali legati alle dichiarazioni dei redditi del 2022, ma anche per l'ampio parco di crediti fiscali e d'imposta che nel settimo mese dell'anno si sono schiusi.
Bonus, deduzioni, agevolazioni e non solo: luglio offre diverse opportunità a aziende, enti del terzo settore e privati. Da conoscere attentamente per poter beneficiare di sconti e crediti di non secondaria entità.
I crediti per il terzo settore
La prima novità in termini di crediti fiscali riguarda gli enti del terzo settore (Ets) a cui è indirizzata una politica avente matrice strutturale. Con il decreto interdirettoriale n. 118 del 7 luglio 2023 concluso dai dipartimenti per il terzo settore e quello per l'innovazione del dicastero di Via Veneto è stata approntata la possibilità per le associazioni di mettere in campo progetti di recuperi fiscali non secondari.
In particolare, il dicastero del Lavoro concede un credito d’imposta del 65 o del 50 per cento sulle erogazioni liberali agli Ets che contriobuiscano alla cosiddetta "rigenerazione urbana" presentando piani di rivalorizzazione e riqualificazione di strutture pubbliche, beni confiscati alle organizzazioni criminali e immobili inutilizzati che vengono loro dati in gestione, a patto che i lavori servano a garantire il recupero dei beni alla collettività e, in definitiva, siano destinati alla promozione e realizzazione di attività a fini non commerciali.
La misura partirà in questo mese e diventerà sistemica, con tre soglie annue per la presentazione delle domande di ammissibilità: il 15 settembre, 15 gennaio e 15 maggio di ogni anno gli Ets interessati dovranno chiedere al Ministero del Lavoro l'approvazione delle deduzioni. Una commissione convocata dal dicastero di via Veneto dopo ognuna di queste scadenza valuterà l'ammissibilità di ogni progetto, indipendentemente da tutti gli altri: non sarà dunque stilata una graduatoria sui progetti ammissibili, ma ogni atto sarà giudicato individualmente.
Bonus per l'agricoltura e Nuova Sabatini Green, via alle domande
Anche le aziende agricole avranno possibilità di aumentare la loro dimensione di crediti d'imposta a loro disposizione accedendo alle agevolazioni legate alla "Nuova Sabatini", la legge che garantisce agevolazioni al credito per gli operatori del settore primario che promuovono investimenti in capitale produttivo: impianti, nuovi macchinari e infrastrutture. Per il 2023, sarà possibile fare domanda fino a fine anno al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
Parliamo di un incentivo che si rinnova ogni anno da quasi sessant'anni. Il nome della legge deriva dall'onorevole democristiano Armando Sabatini, promotore nel 1965 della legge 1329/65 promossa per incentivare la vendita di macchinari nel settore agricolo. Negli anni si è innovata fino a diventare, oggi, il perno dei crediti d'imposta per gli operatori del primario. A cui nel 2023 anche il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha dato continuità.
La versione 2023 della Nuova Sabatini prevede che il Mimit eroghi un contributo del 3,575% degl investimenti sostenuti da imprenditori individuali e Pmi agricole per gli investimenti in questione compiuti tra l'1 luglio 2022 e il 30 giugno 2023, a patto che sia testimoniato l'impegno dell'investimento per ridurre l'impatto ambientale della produzione agricola. Il valore degli interventi finanziabili può essrre compreso tra 20mila e 4 milioni di euro, e per ogni investimento di questo tipo ai sensi della Nuova Sabatini il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese può coprire fino all'80% del capitale dal rischio di default.
Modello redditi, via ai crediti per i beni strumentali
Finita l'ondata dei 730, c'è poi da ricordare che la quota di contribuenti che non ha ancora presentato alcuna dichiarazione potrà, a partire da luglio, presentare il Modello Redditi, che per gli imprenditori individuali e coloro che gestiscono in prima persona investimenti di vario tipo offre non secondarie possibilità di scontistica fiscale.
Il Modello Redditi 2023, riferito al periodo d’imposta 2022, offre in particolare la possibilità di crediti di imposta per l'acquisto di beni strumentali legati all'estensione del programma Industria 4.0 per coloro che lo compileranno nella finestra per la sua emissione, da qua a ottobre.
Sono in particolare estesi gli ammortamenti per i beni acquistati o prenotati, con un'aliquota che va dal 20% per i beni di valore non inferiore a 516,46 euro fino alla coda degli investimenti sotto i 2,5 milioni di euro effettuati a partire dal 2020, per i quali è concesso un ammortamento extra del 50% sotto forma di credito d'imposta.
Per i beni immateriali, come programmi e software per la produzione, di valore strumentale è inoltre riconosciuto un 20% di credito d'imposta sul valore totale sulla base del valore d'acquisto, purché esso sia stato perfezionato nel 2022.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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