Figura tra le cento imprese più competitive del Centro Italia, che si sono distinte per performance e affidabilità finanziaria. Per questo Manteco, storica azienda tessile di Montemurlo (Prato), è stata insignita del premio Industria Felix, ricevuto nei giorni scorsi a Roma all’Università Luiss Guido Carli e ritirato dal presidente Franco Mantellassi. Quest’ultimo è figlio del fondatore Enzo Anacleto, che nel 1943 aveva avviato l’attività, e padre di Marco e Matteo che oggi guidano l’azienda in qualità di amministratori delegati.
L’azienda toscana, che l’anno scorso ha chiuso con circa 100 milioni di fatturato, è fornitrice di una lunga lista di brand del lusso da Lvmh a Kering, da Ralph Lauren a Moncler e Stone Island. Da lei acquistano anche big come Zara e Woolrich, che sul suo sito dice di averla selezionata tra i suoi partner con cura, poichè «produce tessuti circolari di qualità premium». Partendo da abbigliamenti di lana usati, riesce a confezionare filati pregiati e lo fa fin dalla sua fondazione, in un’epoca distante dal concetto di sostenibilità come lo si intende oggi. Questa eccellenza toscana che ha iniziato rigenerando vecchi abiti e coperte militari, oggi è un punto di riferimento internazionale e conta un ufficio a New York. Un business di tradizione, ma che ha saputo innovarsi nel tempo. Proprio il presidente Franco, infatti, ha voluto realizzare in azienda laboratori per fare test di vario genere sui tessuti, a differenza di molti altri che si appoggiavano a realtà esterne.
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