![Nucleare, 5 miliardi per gli Small Modular Reactor](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2024/11/22/1732258360-istockphoto-1340667139-612x612.jpg?_=1732258360)
Le audizioni parlamentari sul nucleare hanno evidenziato un crescente interesse per gli Small Modular Reactor (Smr), considerati una possibile soluzione per garantire adeguatezza e flessibilità al sistema energetico italiano nel medio-lungo periodo. Secondo gli esperti di Edison, gli Smr potrebbero contribuire per un 11-22% al mix energetico nazionale al 2050, offrendo vantaggi in termini di continuità produttiva e minori costi di rete rispetto alle fonti rinnovabili.
Uno dei punti più dibattuti riguarda proprio i costi. Secondo stime preliminari, il costo dell’energia prodotta dagli Smr potrebbe aggirarsi intorno ai 100 euro per Megawattora. La costruzione modulare di questi impianti consentirebbe di ridurre sensibilmente i costi iniziali rispetto alle centrali nucleari tradizionali, ma l’investimento resta significativo. Le prime stime indicano un costo capitale tra 3 e 5 milioni di euro per Megawatt, portando il totale necessario per gli 1,6 Gigawatt attesi tra il 2035 e il 2040 a una cifra compresa tra 4,8 e 8 miliardi di euro. Un importo che, se confrontato con le spese richieste da altre tecnologie, appare relativamente contenuto.
Il governo italiano sta valutando il ritorno all’energia nucleare attraverso una
newco guidata da Enel, con il supporto di Ansaldo Energia e Leonardo. Questa società avrà il compito di verificare la fattibilità tecnica ed economica degli Smr e degli Advanced Modular Reactor (Amr) nel contesto italiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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