Struttura, traffico, inquinamento: tutte le fake (smontate) sul Ponte sullo Stretto

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti smonta, una per una, le fake news di chi afferma l'infattibilità del Ponte sullo Stretto

Struttura, traffico, inquinamento: tutte le fake (smontate) sul Ponte sullo Stretto

I detrattori del Ponte sullo Stretto dovranno mettersi, una volta per tutte, il cuore in pace. Cinque giorni fa il Senato ha convertito in legge il decreto sul ponte sullo Stretto di Messina con Silvio Berlusconi che è stato molto chiaro: "Stavolta non ci fermerà nessuno". L'esecutivo Meloni va avanti come un treno e lo sottolinea il vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, "soddisfatto che in 7 mesi si siano recuperati decenni di progetti e soldi già spesi". Detto questo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha pubblicato una serie di dati, inconfutabili perché oggetto di studi e revisioni, nell'area delle Faq, ossia le domande che i cittadini si pongono e le risposte che smontano le fake news di chi vuole mettere i bastoni tra le ruote a un progetto simile che porterà lustro, introiti e Pil non soltanto al Sud e alla Sicilia ma all'Italia intera.

Ponte a campata unica soluzione migliore? Vero

Chi si domanda, legittimamente, se il Ponte a un'unica campata possa davvero essere la soluzione migliore deve sapere che lo studio di fattibilità si è già concluso nel 1986, cioé quasi 40 anni fa (non l'altro ieri) stabilendo che "la soluzione a campata unica era realizzabile e da preferire alle altre soluzioni". Undici anni dopo, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha espresso all'unanimità un parere affermando che "il ponte sospeso sullo Stretto di Messina dalla luce centrale di 3330 metri possa essere realizzabile in piena sicurezza conservando la completa affidabilità funzionale". Non va bene, invece, la soluzione con i piloni in mare per la profondità e le correnti marine che determinerebbero gravi incertezze di sicurezza impattando anche sull'ecosistema ambientale. In questo caso sì, non come quello delle Ong ecologiste che contestano l'opera affermando che "disturba il passaggio degli uccelli".

Il Ponte è a prova di terremoto? Vero

Chi ha l'ansia del terremoto catastrofico a tutti i costi può mettersi, anche in questo caso, il cuore in pace. L’area dello Stretto di Messina trattandosi di una zona a rischio sismico, "è stata oggetto di approfonditi studi dal punto di vista geologico, geofisico e geotecnico. Si conoscono, con buona precisione, la posizione delle faglie, i meccanismi con cui si sviluppano i terremoti e le loro caratteristiche in termini di intensità e frequenze", sottolinea il ministero. Chi studia, da anni, il progetto è composto da fior fiori di ingegneri ed esperti che, sulla base di questi dati, per la realizzazione tengono ovviamente conto di "eventi sismici di eccezionale intensità". Un altro motivo per cui è stato scelto a campata unica sospesa è per la natura molto resistente alle azioni sismiche perché "si comporta come un enorme pendolo, con un periodo di oscillazione lunghissimo, a fronte di azioni sismiche con frequenze anche molto elevate".

Il Ponte non resisterà ai forti venti dello Stretto? Falso

Bene, anche in questo caso esistono studi non improvvisati e determinati nelle prove effettuate in apposite gallerie del vento in Europa e Nord America. La struttura sarà "aerodinamicamente stabile, in grado di resistere ai venti eccezionali dello Stretto", spiegano le Faq del ministero. In numeri, con venti fino a 158 Km/h potranno ancora circolare le auto mentre per i treni questa misura si alza a 194 km/h. I cambiamenti climatici portano con sé situazioni eccezionali, è vero, ma consideriamo che nell'area dello Stretto i venti più intensi possono arrivare a 100-110 Km/h, misura molto lontana da quelle massime previste: ricordiamo, poi, che per molto meno e con mare agitato i traghetti spesso e volentieri rimangono fermi nelle banchine e i collegamenti interrotti.

Il Ponte ridurrà i tempi di transito nello Stretto? Vero

A proposito di tempistiche, oltre alle interminabili code che si formano a Messina e Villa San Giovanni per gli imbarchi e l'attesa per un traghetto disponibile, il solo trasporto (la navigazione) impega 20-25 minuti circa per arrivare dalla Sicilia alla Calabria e viceversa. "In particolare, il tempo medio di attraversamento attuale dello stretto (40-60 minuti) è paragonabile al tempo di viaggio che un’automobile impiega per percorrere circa 100 km", riporta il ministero. Il Ponte sullo Stretto di Messina, oltre alle opere inserite nel Pnrr per intervenire sulle reti di trasporto, "permetterebbe di ridurre i tempi di viaggio complessivi di oltre il 50% er gli spostamenti ferroviari e di circa il 70% per gli spostamenti stradali".

Il Ponte ostacolerà il transito delle grandi navi? Falso

La navigazione sullo Stretto non sarà interdetta al transito delle grandi navi che continueranno ad attaversarlo come fanno da decenni dal momento che il progetto prevede che nella parte centrale dell’opera (circa 600 metri) "si mantenga comunque un franco di 65 metri, in presenza delle massime condizioni di carico, e di 70 metri, in assenza di treni e mezzi pesanti". Soltanto per dare altri numeri di ponti già esistenti, quello di Normandia è alto 52 metri, il ponte che attraversa il Canale di Panama 57,9 metri e il Golden Gate Bridge 67 metri.

La diminuzione del traffico marittimo ridurrà l'inquinamento? Vero

Stavolta, stranamente, gli ambientalisti non hanno detto nulla. Il Ponte ridurrà drasticamente l'inquinamento ed è uno dei punti di forza del progetto dal punto di vista ambientale. Gli studi hanno messo in risalto che, sostituendo il traffico marittimo dei traghetti con il passaggio di treni ad alta velocità e delle auto, "si stima che annualmente le emissioni di anidride carbonica diminuirebbero, in media, del 94%, quelle di monossido di carbonio del 72%, quelle degli ossidi di azoto del 96%, quelle del materiale particolato dell’83%, quelle degli ossidi di zolfo del 99,9%, quelle degli idrocarburi totali dell’80%". Per non parlare della riduzione di CO2 stimata in oltre 140mila tonnellate l'anno.

Costa più non farlo che farlo? Vero

Questione economica: i detrattori si domandano molto spesso, "ponte mio ma quanto mi costi?" "È un ponte che costerà quanto un anno di reddito di cittadinanza", ha affermato recentemente Matteo Salvini. Il ministero, nelle Faq, spiega che la mancata realizzazione del Ponte "ha già comportato e potrebbe ulteriormente comportare il pagamento di ingenti penali e indennizzi" per tutti i contenziosi fra lo Stato e chi in passato si era aggiudicato gli appalti. A tutti questi costi si dovrebbero poi aggiungere le spese che ha già sostenuto la Società concessionaria Stretto di Messina S.p.A. e tuti gli oneri che pesano sull’economia del Paese per garantire la continuità territoriale con la Sicilia. "Le risorse statali, regionali ed europee garantiranno, invece, la sostenibilità economica dell’intervento, il cui costo complessivo includerà la sovrastruttura del ponte e le opere di collegamento stradale e ferroviario.

Il nuovo Piano economico-finanziario prevederà, infine, l’ammortamento dell’investimento anche grazie agli introiti derivanti dal pedaggio stradale e ferroviario e al risparmio degli oneri di traghettamento ferroviario", conclude il Mit.

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