Il ministero dell’Economia e Lufthansa hanno risposto agli ultimi rilievi della commissaria Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, sulla fusione tra Ita Airways e il vettore tedesco. Secondo quanto spiegato da fonti del Tesoro, non c’è stata da Bruxelles richiesta di rinvio della decisione che quindi resta fissata, come ultima scadenza, al 4 luglio 2024. Anche se è probabile che la Commissione si pronunci prima, intorno al 6 giugno, al termine di una procedura interna. Anzi, secondo quanto si apprende, il verdetto dovrebbe essere anticipato verbalmente a strettissimo giro, forse già oggi. A Via XX Settembre non c’è particolare ottimismo e si ritiene molto probabile la bocciatura dell’integrazione o, comunque, una richiesta di ulteriori impegni. Allo stesso tempo c’è la consapevolezza di aver fatto quanto possibile per venire incontro a richieste considerate eccessive. Dopodiché la vicenda diventerà anche una questione politica, considerato che l’attuale Commissione è in articulo mortis e legittimata a dire l’ultima parola sarebbe la prossima. In ogni caso, non c’è la volontà di favorire nuove concessioni dopo quelle dolorose già avallate.
Sulle tratte europee da Milano e Roma, la proposta sarebbe quella di prevedere il subentro di un altro operatore che si impegni per un certo periodo a esercitare le rotte evitando così il “monopolio” di Ita-Lufthansa. Un altro rilievo dell’Antitrust europeo riguarda la situazione di Linate dove vede il rischio di posizione dominante di Ita. Qui la compagnia italiana ha già il 50% degli slot e insieme a Lufthansa raggiungerebbe il 67%. Per riequilibrare la situazione, dopo la richiesta di Vestager di rilasciare un numero di slot maggiore di quelli incrementali, che sono 22, Ita-Lufthansa potrebbero rilasciare un numero di slot tra 30 e 34. Sulle rotte transatlantiche, poi, la newco e la compagnia tedesca devono restare rivali. In quest’ottica la proposta di congelare per due o tre anni l’ingresso di Ita nella joint venture transoceanica di Lufthansa formata con United Airlines e Air Canada, non convince Bruxelles. Ma secondo quanto trapela, nell’ultimo pacchetto sarebbero stati inclusi degli incentivi per le compagnie concorrenti proprio sulle rotte verso gli Usa.
Martedì scorso Vestager ha detto che su Ita-Lufthansa, l’Antitrust europeo «sta ancora valutando le preoccupazioni e i possibili rimedi perché c’è il rischio che i consumatori debbano pagare prezzi più alti, o non abbiano le stesse frequenze di voli che hanno oggi a disposizione». La commissaria europea alla concorrenza ha aggiunto che in dieci anni di attività è stata responsabile di «3.000 fusioni, nella stragrande maggioranza dei casi diamo semplicemente il via libera», in altri, però «sono necessari dei rimedi».
I sindacati italiani di Ita (Filt Cgil, Uiltrasporti, Fit-Cisl, Anpac, Ugl Ta) e quelli di Lufthansa, preoccupati per le sorti dei lavoratori. In una lettera congiunta, hanno scritto alla Commissaria Vestager chiedendole di «ascoltare le voci dei dipendenti».
Nella missiva le organizzazioni sindacali sottolineano di «essere disponibili al dialogo in ogni momento» e ribadiscono il loro «pieno sostegno» all’operazione di aggregazione tra le due compagnie (con un aumento riservato di 325 milioni i tedeschi avranno il 41% del vettore italiano; ndr), anche nell’ottica di fronteggiare la «concorrenza sleale», proveniente da fuori l’Europa. «O creiamo un settore aereo forte e resistente entro i confini di una Europa liberale e democratica o il nostro mercato sarà conquistato da Paesi autoritari e non democratici», concludono i sindacati.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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