Lanci di bottiglie, colpi di macete e sprangate. Questa è la fotografia di ciò che è accaduto ieri a Palermo ed esattamente nel quartiere di Ballarò nel centro storico del capoluogo siciliano. Nove i feriti tra cui un bambino.
Nei vicoli del mercato è stato uno scontro senza esclusioni di colpi. Ad affrontarsi una trentina di migranti contro palermitani. La causa ancora è al vaglio degli inquirenti. Un caos che ha reso necessario l’intervento di numerose pattuglie del Nucleo radiomobile dei carabinieri, supportate anche dalle volanti di polizia. A farne le spese un minorenne palermitano a quanto pare rimasto sfregiato. Secondo una prima ricostruzione il piccolo si trovava sull'uscio della porta, per strada, e sarebbe stato colpito accidentalmente quando lo scontro è esploso in tutta la sua violenza. Per il bambino di pochi anni, soccorso dai sanitari del 118. Il bilancio complessivo dei feriti è decisamente più lungo e tra questi c'è anche qualche carabiniere, ma all'arrivo delle forze dell'ordine molti dei soggetti coinvolti si erano già allontanati.
"I militari sono intervenuti ieri (27 maggio ndr) dopo le 20: "Era in atto - spiegano dal comando provinciale - una violenta rissa, scaturita da motivi oggetto di approfondimento investigativo, fra due gruppi di circa 30 persone. Si trattava di un gruppo di italiani residenti a Ballarò contrapposto a uno di cittadini africani, soprattutto di nazionalità gambiana, che si fronteggiavano armati di coltelli, bastoni e cocci di bottiglia". In un primo momento l’intervento dei militari aveva scatenato un lancio di oggetti e le prime aggressioni ma una volta dispersi i due gruppi, sono stati fermati e portati in carcere, in attesa dell’udienza di convalida, due cittadini gambiani.
A vedere la piazza e le stradine alle 23 di ieri (27 maggio ndr) sembrava non fosse accaduto mai nulla. Saracinesche abbassate, un lungo silenzio e non un'anima viva, giusto un paio di auto dei carabinieri posizionate agli angoli per prevenire un eventuale secondo round. In un quartiere cresciuto nella sua multiculturalità, per una sera questo equilibrio sembra essersi rotto.
Ballarò, il popolare quartiere nel cuore di Palermo, viene conteso dalla mafia nigeriana.
Questo è oramai un dato di fatto, dimostrato grazie alle operazioni della squadra mobile che in questi mesi hanno condotto numerosi blitz che hanno di fatto indebolito varie cosche presenti sul territorio.Ma tra i teloni colorati del mercato e il basolato del quartiere, ingenti somme di denaro vengono gestite dalle varie ‘confraternite’ del Paese centrafricano attraverso droga e prostituzione.
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