Crediti Inps e Inail, stop ai versamenti F24 con homebanking. Ecco come si farà

Dal 1 luglio i pagamenti potranno essere effettuati solo mediante i servizi telematici messi a disposizione dall'Agenzia delle entrate e non più anche attraverso le banche

Crediti Inps e Inail, stop ai versamenti F24 con homebanking. Ecco come si farà
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Novità in arrivo per i clienti delle banche. Dal 1 luglio 2024 non sarà più previsto l’homebanking per versamenti di F24 con crediti Inps e Inail in compensazione. Questi potranno essere effettuati esclusivamente attraverso i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate, pertanto le banche non potranno più fare da intermediarie. Inoltre i crediti Inps dei lavoratori autonomi saranno compensabili solo dieci giorni dopo la presentazione della rispettiva dichiarazione dei redditi. Ecco tutte le novità.

Homebanking

Come anticipato dal prossimo 1 luglio i modelli F24 con un credito Inail o Inps esposto potranno essere pagati solo tramite i servizi dell’Agenzia delle Entrate. L’articolo 1 comma 95 della Legge di bilancio 2024 specifica che questa regola è valida anche se il saldo del modello è diverso da zero. Inoltre viene anche cambiata la lettera "a" dell'articolo 11 c.2 del dl 66/2014 nel quale viene previsto l'obbligo complessivo di svolgere i pagamenti in compensazione tramite le Entrate. Infine la lettera "b" viene abrogata. Questa permetteva di pagare imposte e contributi attraverso la compensazione a saldo diverso da zero tramite i servizi degli intermediari della riscossione i quali erano convenzionati con l’Agenzia delle Entrate.

Contributi compensabili

Viene poi introdotto un vincolo specifico per l’impiego dei crediti maturati verso l’Inps per tre diversi tipi di contribuenti. Questo viene previsto con la modifica all'articolo 17 del dlgs 241/1997 che riguarda i versamenti delle imposte con compensazione. Per quanto riguarda i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali degli artigiani, gli esercenti di attività commerciali e i liberi professionisti iscritti alla gestione separata, queste categorie potranno effettuare le compensazioni dal decimo giorno successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi relativa. Inoltre dal 1 luglio prenderà il via il divieto di effettuare compensazioni orizzontali per i contribuenti con debiti scaduti oltre i 100mila euro.

I datori di lavoro non agricolo

Per quanto riguarda i datori di lavoro non agricolo possono impiegare le proprie eccedenze Inps dal quindicesimo giorno rispetto a quello di scadenza per trasmettere telematicamente i dati retributivi e le informazioni necessarie per calcolare i contributi riferiti al credito.

Discorso diverso per i datori di lavoro che versano la contribuzione agricola unificata per la manodopera agricola. Questi dovranno aspettare prima di usare i propri crediti Inps, la data di scadenza del versamento che riguarda la dichiarazione di manodopera agricola riferita al credito.

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