Mediobanca, il patto di sindacato si riunisce il 19 febbraio per valutare l’ops di Mps

La riunione non rappresenta un incontro straordinario, ma rientra nella consueta programmazione delle assemblee che i pattisti tengono dopo l’approvazione della semestrale e del bilancio annuale della banca d’affari milanese

Mediobanca, il patto di sindacato si riunisce il 19 febbraio per valutare l’ops di Mps
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I soci di Mediobanca aderenti all’accordo di consultazione si riuniranno il prossimo 19 febbraio nel pomeriggio per esaminare l’Ops lanciata da Monte dei Paschi di Siena su Piazzetta Cuccia. La riunione non rappresenta un incontro straordinario, ma rientra nella consueta programmazione delle assemblee che i pattisti tengono dopo l’approvazione della semestrale e del bilancio annuale della banca d’affari milanese.

Il consiglio di amministrazione di Mediobanca, infatti, il prossimo 10 febbraio approverà i conti al 31 dicembre 2024, relativi al primo semestre dell’esercizio 2024-25. Tuttavia, alla luce degli eventi recenti, è prevedibile che il focus della riunione del patto non si limiti ai risultati finanziari, ma includa anche una valutazione approfondita della proposta di Mps. A tale data, il Monte dei Paschi potrebbe aver già presentato alla Consob il documento d’offerta con dettagli chiave, fornendo così ai soci ulteriori elementi per valutare l’operazione.

L'accordo di consultazione

L’accordo di consultazione di Mediobanca, di cui fa parte Mediolanum, detiene complessivamente l’11,6% del capitale sociale e garantisce una certa stabilità al management guidato dall’amministratore delegato Alberto Nagel. Rinnovato fino al 31 dicembre 2027, l’accordo non è più un patto vincolante come in passato, poiché non prevede obblighi di blocco né di voto, ma rappresenta uno spazio di confronto tra gli azionisti favorevoli alla strategia di Nagel.

Tra i principali partecipanti figurano:

  • Mediolanum con il 3,49%

  • Finprog Italia (Gruppo Doris) con lo 0,96% del capitale sociale;

  • Fin.Priv (che raggruppa Generali, Pirelli, Stellantis, Tim, Unipol e Italmobiliare) con l’1,72%;

  • Monge & C. con l’1,16%;

  • Gruppo Gavio con lo 0,82%.

Nel febbraio 2024, l’accordo di consultazione ha visto l’ingresso di nuovi soggetti, tra cui:

  • Valsabbia Investimenti, che rappresenta le famiglie Brunori, Cerqui e Oliva attive nel settore siderurgico, con 1,2 milioni di azioni (0,14% del capitale);

  • Famiglia Tortora, proprietaria di Plt Holding nel settore delle energie rinnovabili, che ha acquistato 4 milioni di azioni (0,47% del capitale), poi integrate nell’accordo.

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