Un evento delle dimensioni come quello relativo alla beatificazione di papa Wojtyla, con l’afflusso di capi di Stato e di governo, è esposto oggettivamente a rischi di terrorismo ma le misure prese sono adeguate e Roma non sarà militarizzata. Il capo della Polizia Antonio Manganelli si mostra tranquillo in vista del 1 maggio, quando a Roma affluiranno centinaia di migliaia di persone per la beatificazione di papa Giovanni Paolo II. "Certamente - ha detto Manganelli a margine del congresso per i 30 del sindacato di polizia Siulp - questo appuntamento vedrà un’aggregazione di folla molto consistente con la presenza di persone la cui funzione come capi di Stato e di governo espone oggettivamente. Naturalmente - ha puntualizzzato - le misure di vigilanza, intelligence, investigazione e di protezione fisica dei luoghi e delle persone saranno adeguate all’importanza storica dell’evento, ma assolutamente non ci dobbiamo aspettare una città militarizzata".
"Riteniamo - ha aggiunto - che si possano approntare misure di sicurezza che possano far stare tranquille le persone che parteciperanno all’evento e quelle che non vi parteciperanno. Le autorità hanno disposto misure che riteniamo estremamente adeguate, del resto Roma è abituata ad accogliere grandi eventi come questo. I reparti di rinforzo saranno consistenti".
A chi gli chiedeva se fosse preoccupato, Manganelli ha risposto: "Preoccupato lo sono di mestiere ma il mio carico di responsabilità mi porta, più che alla preoccupazione a una costante e serena attenzione e vigilanza. Ritengo che tutti possano essere in sicurezza dappertutto per fruire in modo idoneo di un evento di questa portata".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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