Faringite virale o batterica: fate attenzione a questi sintomi

Tipico della stagione invernale, il mal di gola non deve essere mai trascurato. Nei bambini, ad esempio, può essere spia di infezioni anche gravi

Faringite virale o batterica: fate attenzione a questi sintomi

Quello che noi comunemente chiamiamo mal di gola, ha in realtà un termine medico ben preciso: faringite. Esso sta ad indicare un'infiammazione generica di questo condotto muscolo-membranoso dalla duplice funzione. Infatti non solo consente la progressione del cibo verso l'esofago, ma permette anche all'aria inspirata di raggiungere i polmoni.

Disturbo tipico della stagione invernale, la faringite può essere sia acuta che cronica. La forma acuta è quella più diffusa in assoluto. I sintomi insorgono all'improvviso e scompaiono nell'arco di sette-dieci giorni. Al contrario, nella forma cronica, la sintomatologia persiste per un periodo di tempo più prolungato, ovvero oltre sei mesi.

Faringite virale o batterica?

Nel 40-80% dei casi la faringite è di origine virale. I patogeni responsabili sono numerosi, tra questi ricordiamo i virus del raffreddore, dell'influenza, della varicella, del morbillo e della mononucleosi. Queste infezioni generalmente sono autolimitanti e il loro esordio è caratterizzato da manifestazioni a carico delle vie aeree superiori. Solo in un secondo momento compare il mal di gola che non è associato quasi mai a febbre e tosse produttiva.

La faringite batterica, come suggerisce la parola stessa, è causata da vari batteri come lo streptococco di gruppo A, il mycoplasma pneumoniae, la chlamydophila pneumoniae, il bacillus anthracis, l'haemophilus influenzae. Tuttavia il patogeno maggiormente responsabile (15-30% dei casi) è lo streptococco di gruppo A e le diagnosi interessano soprattutto i soggetti di età compresa fra i 5 e i 15 anni.

Quando si sospetta una faringite batterica da streptococco i medici si avvalgono dei criteri di Centor che valutano la presenza o meno di determinati segni: età inferiore ai 15 anni, essudato a placche bianche, febbre, assenza di tosse, linfonodi del collo ingrossati. Il tampone faringeo resta tuttavia il metodo diagnostico d'elezione.

Altre cause di faringite

La faringite non è scatenata solo da virus e batteri. Altre cause includono:

  • L'inalazione cronica di sostanze irritanti: si pensi al fumo delle sigarette, allo smog, alle esalazioni degli impianti industriali
  • Le allergie: sono a rischio gli individui allergici ai pollini, alla muffa, alla polvere e al pelo degli animali
  • L'eccessivo sforzo dei muscoli faringei: chi parla tanto e a lungo può sviluppare un'infiammazione
  • La secchezza dell'ambiente domestico e/o lavorativo: il riscaldamento tende a seccare l'aria. Questa, una volta respirata, può provocare congestione nasale e indurre a respirare con la bocca
  • Il tumore della gola: oltre al mal di gola, altri sintomi sono la raucedine, i problemi della deglutizione, la comparsa di protuberanze sul collo
  • Il reflusso gastroesofageo: il processo infiammatorio è determinato dalla risalita verso la faringe dei succhi gastrici.

I sintomi della faringite (quando allarmarsi)

Il sintomo tipico della faringite, ovviamente, è il mal di gola che può essere anche molto intenso e, a seconda delle cause, si associa a difficoltà di deglutizione, raucedine, sensazione di prurito in fondo alla bocca, gola secca, tonsille e linfonodi del collo ingrossati.

La forma batterica che, ricordiamo interessa soprattutto i bambini, si manifesta anche con febbre anche sopra i 38ºC, placche di colore bianco o pus sulle tonsille, tosse, brividi, nausea e vomito.

La forma cronica comporta la sensazione di avere un corpo estraneo in gola, la necessità di raschiare la gola e di deglutire spesso, la tosse stizzosa soprattutto la mattina.

Nella maggior parte dei casi la faringite guarisce in poco tempo senza problemi. Tuttavia alcune manifestazioni devono destare sospetto. Se il paziente è un bambino, il medico va prontamente allertato in presenza di difficoltà respiratorie e di deglutizione, bava persistente alla bocca.

Negli adulti merita un approfondimento la seguente sintomatologia: mal di gola persistente, algia alle orecchie, dolori articolari, eruzioni cutanee, febbre alta, sangue nella saliva. Ancora raucedine persistente, protuberanze sul collo, difficoltà di respirazione e di deglutizione.

La terapia della faringite

La terapia della faringite è differente a seconda della causa scatenante. Per la forma virale la cura è prettamente sintomatica e si basa sulla somministrazine di antinfiammatori, antidolorifici e antipiretici. Il riposo, così come l'assunzione di molti liquidi, è fondamentale.

Sono sicuramente utili le inalazioni caldo-umide per liberare dal muco le vie respiratorie e i gargarismi a base di acqua riscaldata e sale al fine di mitigare l'infiammazione.

Gli antibiotici, in particolare la penicillina, servono solo se la faringite è di tipo batterico. La prevenzione in ogni caso è sempre caldamente raccomandata:

  • Lavare spesso le mani
  • Evitare il contatto con persone infette
  • Non condividere cibi, posate, bicchieri
  • Pulire accuratamente tutte le superfici della propria abitazione
  • Umidificare l'ambiente domestico e lavorativo
  • Non fumare.

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