Non molto nota, ma non per questo poco diffusa, la pelle asfittica è una complicanza della cute mista che determina la presenza contemporanea sul volto di zone untuose e di aree secche. Il termine "asfittica" ha un significato ben preciso e sta ad indicare proprio una pelle "soffocata", che non "respira". Questa mancanza di ossigenazione si traduce in mancanza di luminosità e colorito grigiastro.
In un articolo apposito, abbiamo approfondito le caratteristiche della cute mista: untuosità che si concentra soprattutto nella zona T (fronte, naso, mento), imperfezioni varie (pori dilatati, brufoli, punti neri), eventuali macchie, sensibilità più o meno accentuata. Ma perché questi inestetismi tendono a peggiorare fino a sfociare nella pelle asfittica? Scopriamolo insieme.
Le caratteristiche della pelle asfittica
La pelle asfittica la si riconosce facilmente in quanto appare opaca e spenta. Nonostante in superficie sia disidratata e ruvida è costellata da impurità che rendono la sua grana oleosa e non uniforme. Il sebo in eccesso, più denso rispetto al normale e frammisto a cellule cornee sfaldate, crea una specie di "tappo" e impedisce la corretta traspirazione cutanea.
L'ispessimento dello strato corneo provoca la comparsa di imperfezioni (foruncoli, comedoni, grani di miglio, microcisti) e di rossori che, se trascurati nel tempo, possono favorire la comparsa dell'acne propriamente detta e della dermatite seborroica. Alcuni pazienti lamentano anche una sensazione di pelle che tira dopo la detersione, manifestazione questa, tipica della cute secca.
Le cause della pelle asfittica
Dati alla mano, a soffrire di pelle asfittica sono maggiormente le donne nel corso dell'adolescenza e durante la prima giovinezza. Dunque si ritiene che i cambiamenti ormonali giochino un ruolo fondamentale nella sua comparsa. Ma non deve essere sottovalutato l'uso di creme idratanti con formulazioni ricche e detergenti troppo aggressivi che alterano il naturale film idrolipidico.
Poiché la cute asfittica è spesso reattiva, reagisce all'utilizzo dei cosmetici non adeguati desquamandosi in superficie. Al contrario le impurità in eccesso si accumulano nei pori e il sebo ceroso, con il passare del tempo, determina una vera e propria asfissia e, dunque, la comparsa degli inestetismi che abbiamo citato nel paragrafo precedente.
Attenzione, infine, ai disturbi che interessano l'apparato gastrointestinale (cattiva digestione, diarrea, stitichezza, malassorbimento) e alla carenza di specifici minerali e vitamine, in particolare la vitamina E.
Trattare la pelle asfittica
La parola d'ordine per la pelle asfittica è: riequilibrare. Dopo la diagnosi è bene per qualche giorno non utilizzare nessun cosmetico affinché la cute possa in qualche modo detossificarsi da sola. Successivamente si deve rivedere ed eventualmente modificare la propria beauty routine.
1. Detersione
Per la detersione la scelta deve ricadere su detergenti non aggressivi e poco schiumogeni da massaggiare delicatamente sul viso e risciacquare con acqua tiepida. Utile anche l'uso di un tonico arricchito con estratti botanici astringenti e lenitivi che ristabilisca il biofilm cutaneo dopo la rimozione del trucco.
2. Crema idratante
La crema idratante va scelta con cura. Deve essere leggera e priva di oli occlusivi. Attenzione anche al make up che non deve essere pesante. Una volta a settimana si può ricorrere a uno scrub leggero o al peeling a base di acido glicolico che esfolia la cute e, contemporaneamente, la idrata.
3. Alimentazione sana
La pelle asfittica, però, la si cura anche dall'interno.
Quindi via libera ad un'alimentazione sana che fornisca il giusto apporto di vitamine del gruppo B e di Omega 3, 6 e 9. Si deve prediligere il consumo di frutta, verdura, pesce, riso e limitare, invece, i cibi particolarmente grassi.
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