In molti credono che l'aria più pericolosa da respirare sia quella all'esterno, considerato lo stato di inquinamento delle nostre città; in realtà è dimostrato che a mettere maggiormente a rischio la nostra salute è proprio ciò che respiriamo all'interno delle nostre abitazioni. L'aria di casa - con i gas delle cucine, le molecole chimiche che si liberano ogni volta che usiamo un prodotto per la pulizia, il fumo di sigaretta e le vernici - può infatti essere dannosa quanto lo smog, se non peggio.
Secondo l'Istituto superiore di Sanità, dunque, l'inquinamento indoor è attualmente uno dei principali problemi per la salute pubblica. Quando siamo in casa e ci sentiamo sicuri, in realtà siamo costantemente esposti a una serie di attacchi che arrivano da acari, allergeni, muffe, agenti cancerogeni derivati dalla formaldeide o dal radon e tanto altro ancora.
Al primo posto come luogo maggiormente a rischio abbiamo la cucina, dove troviamo gran parte dei fattori di rischio. Si pensi, ad esempio, al gas. Quasi il 60% delle cucine italiane funziona ancora con il gas, ma questo espone costantemente le persone al biossido di azoto. Sono quarantatremila le vittime annuali provocate dal gas - dati della European Public Health Alliance - e in Italia abbiamo raggiunto la triste cifra di dodicimila. Fra le conseguenze dell'esposizione abbiamo l'asma, le patologie polmonari e le malattie cardiache.
Purtroppo non finisce qui. Fra le mura delle nostre case, infatti, circolano anche diversi composti organici volatili. Troviamo le polveri fini e ultrafini, si concentra molta CO2, e finiamo col respirare insetticidi, pesticidi, e tanti altri agenti chimici che impieghiamo nell'uso quotidiano. La lista è lunga, e include anche vernici, solventi, colle, profumi, stufe, stampanti, prodotti per la detersione e l'igiene. Non mancano poi le muffe, che possono costituire un vero e proprio pericolo, così come gli acari. Sono tutti elementi che a lungo andare, e specialmente in caso di patologie già esistenti, possono causare dei danni al nostro organismo.
Cosa fare, dunque? Posto il fatto che dobbiamo pur vivere nelle nostre case, e usare tutti i prodotti necessari al quotidiano, la regola principale rimane quella di areare frequentemente gli ambienti domestici, magari nelle ore in cui c'è meno traffico all'esterno. Gaetano Settimo, coordinatore del gruppo di studio nazionale Inquinamento indoor dell'ISS, fornisce ulteriori consigli. Una buona idea potrebbe essere quella di acquistare in modo più attento i prodotti che intendiamo utilizzare in casa, prediligendo quelli che sull'etichetta precisano di avere livelli emissivi inferiori.
I detersivi, inoltre, vanno usati con parsimonia. Altra cosa importante è quella di non miscelare mai prodotti diversi, come candeggina e ammoniaca. Sconsigliato, inoltre, fumare in casa. Fra le mura domestiche dovrebbero essere abolite sia le classiche sigarette che le e-cig. I vestiti, specie se ritirati dalla lavanderia/tintoria, dovrebbero essere arieggiati.
Occhio a tutto ciò che è profumato, perché spesso è carico di agenti chimici."L'ideale sarebbe installare sistemi di aerazione forzata per evitare batteri, funghi e muffe", spiega a Repubblica Giovanni Taruscio, direttore generale di Bio Geotek.
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