Tumore al cervello, tutto ciò che bisogna sapere: cause, sintomi

Il tumore al cervello fa paura e in maniera giustificata. Secondo l'AIRC la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi si attesta attorno al 25%

Tumore al cervello, tutto ciò che bisogna sapere: cause, sintomi
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Il tumore al cervello è una neoplasia caratterizzata dalla moltiplicazione anomala e incontrollata delle cellule dell'encefalo. Le forme primitive tumorali sono rare. Infatti, dati alla mano, rappresentano solo l'1,6% di tutte le tipologie di cancro. Molto più diffuse, invece, le forme secondarie che originano da cellule metastatiche provenienti da altri carcinomi che interessano soprattutto il seno, la cute, il colon, il rene e il polmone. Il tumore al cervello incute sempre molta paura. Scopriamo insieme come si manifesta.

Tipologie di tumore al cervello

Il tumore al cervello comprende due grandi categorie: le neoplasie gliali e quelle non gliali. Le neoplasie gliali rappresentano il 40% delle forme tumorali cerebrali e prendono l'avvio dalle cellule della glia, il cui compito è quello di fornire nutrimento ai neuroni.

In base alla velocità di sviluppo si parla di gliomi di basso grado (stadio I e II) e di alto grado (stadio III e IV). Quelli del terzo stadio vengono definiti anaplastici, mentre per quelli al quarto stadio si parla di glioblastomi.

Inoltre, in base alla sede in cui si sviluppano, distinguiamo gli astrocitomi, gli oligodendrogliomi e gli ependimomi.

Tra le tipologie di cancro che non originano dalle cellule della glia ricordiamo: i meningiomi, i medulloblastomi, i neurinomi dell'acustico, i germinomi. Ancora i craniofaringiomi, i tumori dell'ipofisi e i linfomi primitivi.

Le cause del tumore al cervello

Abbiamo già detto che il tumore al cervello è la conseguenza di una mutazione genetica che determina un accrescimento e una divisione più rapida delle cellule rispetto al normale. Sono stati individuati alcuni fattori di rischio che favoriscono l'insorgenza delle neoplasie cerebrali primarie. Fra questi ricordiamo:

  • L'età avanzata: nonostante esistano forme tumorali che interessano esclusivamente i bambini, è stato appurato che questa patologia colpisce soprattutto i soggetti anziani
  • La predisposizione genetica: bisogna essere particolarmente attenti se tra i famigliari prossimi sono stati diagnosticati casi di neoplasie cerebrali
  • Le malattie congenite: sono quelle condizioni presenti sin dalla nascita o che si sviluppano subito dopo. Si pensi, ad esempio alla neurofibromatosi, alla sindrome di Turcot, alla sindrome di Von Hippel-Lindau, alla sclerosi tuberosa, alla sindrome di Li-Fraumeni e alla sindrome di Gorlin.

Il tumore al cervello metastatico, come suggerisce il termine stesso, è causato dalle metastasi che originano da altri tipi di cancro, in particolar modo quello al seno, al colon, al polmone, al rene e alla cute (melanoma).

I sintomi del tumore al cervello

I sintomi del tumore al cervello variano della sede, delle dimensioni e del ritmo di crescita delle cellule maligne. Generalmente essi si presentano nel lato del corpo opposto all'emisfero in cui si trova la neoplasia, ad esempio con l'indebolimento o la paralisi di un arto. Una manifestazione costante è il mal di testa dovuto all'aumento della pressione endocranica. Infatti l'accrescimento della massa tumorale in uno spazio ridotto provoca l'accumulo di liquido, il cosiddetto edema cerebrale. Altri sintomi includono:

  • Nausea e vomito
  • Crisi epilettiche
  • Disturbi visivi
  • Problemi all'udito
  • Difficoltà di coordinazione e di equilibrio
  • Confusione mentale
  • Disturbi del linguaggio
  • Cambi di personalità.

La diagnosi e la terapia del tumore al cervello

Quando un mal di testa assume caratteristiche precise (è refrattario alle cure ed è costante) o se compaiono all'improvviso crisi epilettiche è necessario rivolgersi ad un neurologo che deve valutare la vista, l'udito, l'equilibrio, i riflessi e la coordinazione del paziente.

Per approfondire il quadro clinico sono indispensabili test strumentali, quali la risonanza magnetica nucleare (RMN), la tomografia computerizzata (TAC) e la tomografia a emissione di positroni. Per comprendere la malignità si procede con la biopsia.

La terapia varia a seconda della tipologia, della sede, della grandezza della neoplasia e dello stato di salute del soggetto. Nel caso in cui la rimozione sia agevole, si procede con la craniotomia. Diversamente la chirurgia stereoatassica consente di operare alcune tipologie tumorali a scatola cranica chiusa.

La radiochirurgia, intervento praticato solo in pochi centri ospedalieri, è solitamente impiegata per le metastasi cerebrali quando vengono individuate meno di quattro lesioni. Alla chirurgia si associa la chemioterapia a base di temozolomide.

Non meno importante, infine, è la

riabilitazione che ha lo scopo di ripristinare almeno in parte le capacità perse a causa della malattia. Possono dunque essere necessarie la fisioterapia, la terapia del linguaggo e quella occupazionale.

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