Berlusconi all'attacco: non scappo dai giudici Alla Ue per la manovra

Il Cav a Mattino 5: "Ho ritenuto di andare in Europa per spiegare la manovra". Sul caso Tarantini: "Aiutare una famiglia non è un reato"

Berlusconi all'attacco:  
non scappo dai giudici 
Alla Ue per la manovra

Milano - In Europa? Vado per la manovra, nessuna paura dei giudici. Silvio Berlusconi, in diretta telefonica a Mattino 5, rispedisce al mittente  le critiche per l'incontro di martedì con Barroso che gli impedisce di presentarsi dai giudici e rilancia. "È un’assurdità" dire che la trasferta a Bruxelles e Strasburgo di domani è stata organizzata per scappare ai magistrati. "Ho ritenuto di andare a Bruxelles e Strasburgo per spiegare, carte alla mano, la manovra e l’assoluta volontà del Governo di raggiungere il pareggio di bilancio", ha proseguito. Poi ha ribadito di non temere i magistrati napoletani che lo devono interrogare sul caso Tarantini, "non credo sia un reato aiutare una famiglia in difficoltà". Uno deti tanti aiuti distribuiti dal Cavaliere ha persone poco abbienti. "Si tratta tra l’altro di una famiglia con figli piccoli, con un’altra famiglia a carico, con una madre a carico. E che proprio a causa dell’intervento dei magistrati è passata dal benessere alla miseria. Non credo davvero che sia un reato aiutare chi ha bisogno".

Poi il premier ha assicurato che non ci saranno ulteriori ritocchi alla manovra finanziaria, che dovrebbe essere approvata in via definitiva questo

mercoledì. "Io credo che questa manovra verrà varata entro mercoledì e che sia la manovra giusta. Per la prima volta in 135 anni a questa parte manterremo i saldi in pareggio", ha dichiarato il presidente del Consiglio.

 

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