Berlusconi: "Ho un sogno, Israele in Europa"

Arrivato in Israele il premier incontra Netanyahu: "Abbiamo l’orgoglio di essere, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà Ue". Poi visita il memoriale dell'Olocausto: "La nostra anima grida: 'Mai più'". In missione tra diplomazia e affari: l'Italia offre 40 aerei militari

Berlusconi: "Ho un sogno, Israele in Europa"

Gerusalemme - Silvio Berlusconi in Israele oggi si dedicherà ai colloqui bilaterali e alla plenaria con i ministri delle due parti. Ma a suscitare attesa è il discorso di domani alla Knesset prima dell’incontro a Betlemme col presidente palestinese Abu Mazen. Ieri il premier aveva detto di sognare di portare Israele tra i paesi dell’Ue, promettendolo al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Cultura giudaica-cristiana "Abbiamo l’orgoglio di essere noi, con la cultura giudaico-cristiana, alla base della civiltà europea". Appena arrivato in Israele con a fianco il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente del Consiglio  ha voluto "testimoniare l’amicizia, la vicinanza, la volontà di collaborazione" di due "popoli vicini". Poi la visita al memoriale dell’Olocausto Yad Vashem, dove Berlusconi ha scritto sul libro delle firme: "La nostra anima urla: 'Non è vero, non può essere vero'. E poi, sconfitta, grida: 'Mai più'".

Israele nell'Unione europea Accolto dal ministro degli Affari Esteri isralieno Avigdor Lieberman, Berlusconi è arrivato a Telaviv per la visita di tre giorni in Israele. Accompagnato da sette ministri (Scajola, Matteoli, Sacconi, Frattini, Ronchi, Prestigiacomo e Fazio), il premier è stato ricevuto poi a Gerusalemme dal primo ministro Netanyahu. Oltre che da un abbraccio caloroso con Netanyahu, il premier è stato salutato da picchetto d’onore e grandi parole d’elogio. "Caro Sivlio - ha detto Netayahu - siamo molto felici di averti a Gerusalemme. L’Italia è uno dei più grandi amici di Israele e la tua è una visita storica. Israele è legata all’occidente e Roma e Gerusalemme hanno gettato le basi della cultura occidentale". Il presidente del Consiglio ha ringraziato il primo ministro israeliano per l’accoglienza. "Sono qui - ha spiegato il presidente del Consiglio - per testimoniare l’amicizia dell’Italia al popolo di Israele. L’Italia ha relazioni così strette solo con altri pochi Paesi". Berlusconi ha rivelato, poi, un suo sogno: "Annoverare Israele tra i paesi dell’Unione europea".

Contro l'Iran C’è ancora oggi "chi mette in discussione l’esistenza di Israele: bene, noi ci opporremo tutti insieme come Comunità internazionale affinché ciò non possa assolutamente mai accadere". Lo ha garantito il premier Berlusconi aggiungendo di sapere bene che "il futuro è la principale preoccupazione" di Israele, per cui bisogna avere la "consapevolezza" anche "del terribile passato" vissuto dagli ebrei "per non tornare mai più a quella indifferenza del mondo che è il più grande male" dell’uomo. Per questo, ha detto ancora Berlusconi, "vorremmo che tutti insieme potessimo guardare al futuro e far sì che questo futuro sia di prosperità benessere e soprattutto pace per questo popolo".

La visita a Yad Vashem Mai più la Shoah. Berlusconi ha visitato il museo dell’Olocausto Yad Vashem di Gerusalemme e sul libro delle firme dei visitatori ha scritto: "La nostra anima urla: 'Non è vero, non può essere vero' e poi, sconfitta, grida: 'Mai, mai più'. Con commozione profonda, Silvio Berlusconi". Poco prima il premier ha partecipato alla cerimonia in cui ha ravvivato la fiamma perpetua nel Memoriale della rimembranza. Berlusconi è stato acconto dal canto del coro di voci bianche che ha intonato la canzone Andando a Cesarea. Quindi il premier ha deposto una corona in memoria dei 6 milioni di ebrei uccisi durante il nazismo. "Abbiamo praticato - ha sottolineato Berlusconi - una politica internazionale sempre in totale accordo con i Primi ministri di Israele. Nella situazione attuale credo che il mio compito sia proprio quello di far sì che i miei colleghi, i protagonisti delle nazioni d’Europa e del mondo non cadano nell’errore dell’indifferenza, che già è stato l’errore di tutte le nazioni prima della grande tragedia sotto la Germania nazista".

Dalla parte di Israele Berlusconi ha spiegato che continuerà "semplicemente a fare quello che ho sempre fatto, convinto come sono che le vostre ragioni siano ragioni assolute e che non si può chiudere la propria vista a ciò che invece si presenta come pericoloso, come un ulteriore attacco alla vita, all’esistenza, al benessere di un intero Stato, di un intero popolo come il vostro". Il premier ha infatti voluto portare il governo per il vertice. "In questo modo Israele diventa per noi uno dei cinque principali Paesi amici e a un Paese amico voi potrete chiedere, sicuri di ottenere, tutto ciò che è giusto che un amico metta a disposizione vostra, per sostenere i vostri buoni diritti nell’ambito della comunità internazionale.

Vorrei assicurarti e assicurare tutti voi - ha concluso Berrlusconi - che questa non è una mia posizione personale, questa è una posizione di tutto il Governo, ma è la posizione di tutto il popolo italiano, che si sente vicino a voi, vuole essere vicino a voi e che sarà sempre vicino a voi".

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