Berlusconi: "Sul fisco sposteremo il carico dalle persone alle cose"

Il presidente del Consiglio nell'ultimo libro di Bruno Vespa ribadisce la necessità di rivedere l'ordinamento fiscale italiano: "Pensiamo di spostare parte dell’imposizione dalle persone alle cose"

Berlusconi: "Sul fisco sposteremo il carico dalle persone alle cose"
Nell'ultimo libro di Bruno Vespa il presidente del Consiglio Berlusconi torna a ribadire la necessità di rivedere l’ordinamento fiscale del Paese: "Pensiamo di spostare parte dell’imposizione dalle persone alle cose. L’aumento di un punto dell’Iva fatto nell’ultima manovra non compromette questo disegno, che prevede maggiorazioni delle imposte indirette in favore delle posizioni fiscali delle persone, delle famiglie e delle imprese".

Soffermandosi poi sulle difficoltà del momento il presidente del Consiglio puntualizza: "Non illudiamoci: nessun governo può agire da solo in una situazione internazionale molto complessa e con i mercati finanziari che si muovono con assoluta irragionevolezza. C’è un divorzio tra economia reale e finanza che appare in tutta la sua evidenza".

Il presidente del Consiglio si sofferma anche sul tema della legge sulle intercettazioni. "Ne siamo stati sinora impediti dalla corrente di Fini e per la verità, punteremmo a una legge più completa di quella all’esame del parlamento che riguarda solo il divieto di pubblicazione". "Sarebbe giusto - spiega ancora  il premier - autorizzare le intercettazioni solo nelle indagini riguardanti il terrorismo nazionale e internazionale, i delitti della criminalità organizzata (mafia, camorra, ’ndrangheta e così via), gli omicidi, la pedofilia....". "Mettiamoci anche la corruzione - prosegue - e anche altri reati che prevedono una pena edittale superiore a un determinato numero di anni. Ma le intercettazioni devono servire solo alle indagini, non dovrebbero poter essere esibite come prove nei processi, né dall’accusa né dalla difesa, come accade per esempio in Gran Bretagna.

E naturalmente non dovrebbero essere pubblicate, con la previsione per chi lo facesse di una serie di sanzioni non lievi". Intanto, precisa il premier, "realisticamente, manderemo avanti il progetto esistente. Meglio di niente...".

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