Un Bernini «adatto» alla Pasqua

I capolavori del maestro del Barocco italiano Gian Lorenzo Bernini dedicati al tema della Via Crucis vengono per la prima volta riuniti insieme. Si tratta di quelli provenienti dai musei italiani e stranieri accanto alle opere finora mai esposte al pubblico. È questo il ghiotto risultato ottenuto dalla mostra «La Passione di Cristo secondo Bernini», organizzata a palazzo Incontro dal Centro europeo per il turismo ed evento di punta tra gli 800 appuntamenti della Festa di primavera, la manifestazione che coinvolge i 120 comuni della provincia. L’esposizione, aperta da oggi al 3 giugno, include pezzi inediti come il «Cristo battezzato», dipinto di straordinaria forza plastica recentemente riemerso in Francia e acquisito dalla collezione Koelliker; il «Crocifisso bicromo» simile a quello scolpito nel 1654 per Filippo IV e forse appartenuto a papa Alessandro VII Chigi; la scultura in bronzo dorato del «Cristo risorto», prima prova per l’opera che sovrasta il tabernacolo del Santissimo sacramento in Vaticano e forse proveniente dalla chiesa delle Carmelitane a Lione.
Dal convento di San Sebastiano Fuori le Mura proviene l’ultima opera berniniana ritrovata, il «Busto del Salvatore», testamento spirituale e artistico dell’autore lasciato in eredità alla regina Cristina di Svezia, esposto in anteprima nel 2004 alle Scuderie del Quirinale. Di grande impatto poi il «Christus patiens» e il piccolo dipinto del «Cristo deposto», scelto a simbolo della mostra e prestato dalla Galleria nazionale di arte antica di Trieste.
Ai capolavori del maestro napoletano si affiancano opere di rilievo di contemporanei o seguaci quali Borgognone, Gimignani, Duquesnoy, Maille, Pietro da Cortona e Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio e considerato il Bernini della pittura.


«Bernini fu maestro della comunicazione di massa - spiega Francesco Petrucci, curatore della mostra e direttore di Palazzo Chigi ad Ariccia - e, per meglio trasmettere la cultura del cattolicesimo, codificò l’unità delle arti, il cosiddetto belcomposto».
Palazzo Incontro, via dei Prefetti 22, fino al 3 giugno. Orario 10-18, lunedì chiuso, ingresso libero

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