Roma - Dopo aver sparato a zero contro il governo, Bersani ha attaccato anche
il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini. "Io sono per fare
uscire da questa
assemblea una figura eroica, i veri eroi moderni, gli insegnanti
che inseguono il disagio sociale in periferia, lottano contro
la dispersione - ha puntato il dito Bersani - mentre la Gelmini gli
rompe i coglioni".
Bocchino: "Chieda scusa" "Qualcuno spieghi a Bersani che
lo scontro politico
non esime dall’essere educati, soprattutto quando si critica un ministro
donna come la Gelmini. Il nostro ministro
dell’istruzione non ’rompè, ma cerca di riparare il disastro che dal ’68
a oggi la sinistra ha procurato alla scuola
italiana, facendone uno stipendificio e mortificando il merito e la
qualità. Auspichiamo che Bersani chieda scusa alla
Gelmini per il tono usato". Lo dice il vice capogruppo del Pdl alla
Camera, Italo Bocchino, a proposito delle parole
del leader del Pd sulla scuola.
Cicchitto: "Linguaggio da
centro sociale" "Quello
di Bersani è, purtroppo, un discorso banalmente demagogico, populista e
sul terreno della politica economica privo
di un’autentica consapevolezza della gravità della crisi e dei
conseguenti rimedi. Siccome poi la demagogia è
cattiva consigliera, ciò lo ha portato a imitare il linguaggio dei
centri sociali dicendo banali volgarità nei confronti del
ministro Gelmini". Lo afferma il capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio
Cicchitto.
Critiche al governo "Non si vede uno straccio di manovra strutturale, nulla che mette mano al meccanismo per spostare il carico. Il carico è di nuovo sui ceti medio-bassi". Così, dal palco dell’assemblea del Pd, il segretario Pier Luigi Bersani ha duramente attaccato gli annunci sulla manovra da parte del governo. "Dice che non metterà - ha poi affermato Bersani - le mani in tasca e poi si parla del ritorno di ticket sanitari. Di che tasche sta parlando?E poi c’è un mega condono in arrivo".
Favorire i "nativi" Secvondo Bersani il compito dei dirigenti che guidano attualmente il partito è quello di consegnarlo "ai nativi del Pd". Il segretario del Partito democratico ha invitato tutti i presenti "alla responsabilità collettiva di portare avanti il partito", tenendo insieme "il progetto, la battaglia politica e l’impianto del partito".
Il segretario del Pd ha quindi sottolineato la necessità del passaggio generazionale nella guida del partito: "La mia generazione, me compreso, siamo un crinale verso i nativi del Pd. Questo è il nostro compito: creare una situazione favorevole, spianare la strada, impiantare il partito e poi dire 'nuota senza salvagente', vai".
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