Besenzoni: 50 anni da «artigiano» tra i più innovatori

Prestigiosi cantieri montano a bordo gli accessori dell'azienda di Sarnico

Maurizio Bertera

Da piccola azienda di Sarnico - ancora oggi sede del cantiere - a consolidata realtà con sette stabilimenti in provincia di Bergamo. Besenzoni arriva a Cannes in piena salute, con la soddisfazione per aver percorso i primi 50 anni di attività nel modo migliore: puntando sulla tecnologia d'avanguardia ma senza mai perdere una visione artigianale del prodotto, come voleva il fondatore Giovanni. I 170 prodotti - con 60 brevetti - sono il frutto di questo costante impegno sulla qualità, garantita dagli eredi: Giorgio Besenzoni, attuale ad e la sorella Fiorella.

C'è qualità (e innovazione) anche nei prodotti che debutteranno alla rassegna in Costa Azzurra. In prima fila, c'è «Miss PI 461», passerella di ultima generazione in alluminio con una estensione di 290 cm, progettata appositamente per barche di piccole e medie dimensioni, sia a vela siae a motore. La peculiarità è la struttura in alluminio che la rende estremamente leggera senza intaccarne la robustezza e l'introduzione del camminamento «a tutta larghezza», a vantaggio della facilità di accesso a bordo e della sicurezza. Utilizzandola con funzione di gruetta si possono movimentare carichi fino a 200 chilogrammi con l'estensione della passerella che raggiunge i 220 centimetri.

Poi le poltrone per il pilota, fondamentali su un'imbarcazione. Besenzoni ha rivisto la «P 242 Seagul»l, nota per l'ergonomicità: ora viene installata su un supporto elettrico molto più ampio che permette di far passare senza problemi i cavi delle diverse tipologie di joystick e dei maniglioni di comando da posizionare sui braccioli. Considerata la richiesta sempre maggiore della cucitura a rombi, la «Seagull» è personalizzabile con cuciture e fili di diversi colori.

Rivisitazione anche per la «P 220 Free Style», la poltrona fissa con seduta ribaltabile che consente la guida in posizione eretta.

Ora Besenzoni la installa su uno speciale supporto ammortizzato per navigare in assoluto comfort anche nelle condizioni più difficili e per lunghe tratte. Non a caso, il collaudo dell'ammortizzatore è stato fatto su un gommone dell'associazione culturale e nautica «Ciuri Ciuri Mare» che ha compiuto un'impresa da record sulla rotta Sicilia-Brasile.

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