Bici in affitto: Parigi pedala, la Moratti in scia

Oltre diecimila i mezzi messi a dispozione nella capitale francese

Nella partita per la creazione di un modello di mobilità più sostenibile, affiancata al ticket antismog e al potenziamento del sistema di trasporto pubblico, per il Comune di Milano sembra arrivato il momento di giocare la carta «bicicletta». Palazzo Marino sta infatti per rendere disponibile un servizio di noleggio-rapido di biciclette che ricalchi «Velib», l’iniziativa che ha conquistato in meno di due mesi il cuore dei parigini. Additato dalla stampa mondiale come esempio virtuoso di rivoluzione verde, il sistema «Velib» (un successo travolgente che ha fatto segnare in appena due mesi oltre un milione e 800mila noleggi) sta per conquistare, con le dovute specifiche, il capoluogo lombardo. A darne l’annuncio Edoardo Croci, assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune, che nell’esprimere la piena fiducia nel progetto ha sottolineato come «Milano possa e debba farcela. L’amministrazione comunale ci crede, e intende portare avanti questa iniziativa con l’impegno e i mezzi necessari, in linea con quanto messo in piedi dal sindaco di Parigi. Abbiamo dato incarico agli esperti del Politecnico di Milano - ha dichiarato - di redarre uno studio di fattibilità che prenda in esame i vari esempi di noleggio bici e breve termine già esistenti nelle altre città europee, e di individuare il modello più adatto alla realtà meneghina. I risultati dello studio saranno resi noti a settembre, ma posso anticipare che Milano si muoverà sull’esempio di Lione, primo esperimento francese dal quale si è poi sviluppata anche l’esperienza di Parigi».
Nel 2008 le strade di Milano saranno quindi invase da migliaia di biciclette e di stazioni di cambio dove poter, sulla basa di un sistema «a sgancio» simile a quello dei carrelli dei supermercati, noleggiare e riconsegnare le due ruote. Per quanto riguarda i costi dell’operazione e le tariffe che saranno applicate ai noleggi brevi, l’assessore ha sottolineato che «è ancora presto per tracciare dettagli simili. È certo che per ottobre avremo stilato i bandi di gara per assegnare la gestione del servizio».
«Uno strumento ottimo - ha dichiarato Giovanni Terzi, assessore allo Sport del Comune -, che darà grandi risultati soprattutto nella cerchia dei bastioni, una volta applicato assieme ticket antismog».
«Se ce l’ha fatta Parigi - ha commentato Massimo Buscemi, assessore regionale alle Reti e Servizi di pubblica utilità e Sviluppo sostenibile -, non vedo perché l’esperimento non possa essere traslato con successo anche a Milano e nelle maggiori città della Lombardia».
Tutti d’accordo quindi? Sembrerebbe di sì, nonostante alcuni distinguo sottolineati da Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino: «Sicuramente è un’operazione positiva, che permetterebbe di rilanciare la città a livello europeo sul piano degli aiuti allo sviluppo sostenibile della mobilità urbana.

Tuttavia rappresenta una colpa per le amministrazioni che si sono succedute il ritardo di Milano su questo piano; lascia perplessi poi il fatto che il Comune si sia mosso solo dopo l’esempio di Parigi, quando in Italia già da anni esistono iniziative simili, come a esempio a Parma».

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