A via alla Bicocca la prima Winter school

Dal 22 gennaio al 4 febbraio, 100 studenti della ChongQing University saranno a milano per conoscere la realtà italian ed europea grazie all'accordo di collaborazione tra il loro ateneo e l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Tema delle lezioni «Discovering the old continent»

L'università di Milano-Bicocca ha dato il via alla prima «Winter School» italiana dal titolo «Discovering the old continent». Per due settimane, dal 22 gennaio al 4 febbraio, 100 studenti della ChongQing University saranno in Italia grazie all'accordo di collaborazione tra il loro ateneo e l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Il tema delle lezioni è dedicato alla presentazione ai giovani studenti di Chongqing dei contesti italiano e europeo, messi a confronto con la realtà cinese, decisamente diversa per quanto riguarda ambiente economico e ritmi di crescita. tante per dare un'idea delle proporzioni: l'Università di Chongquing, che sorge nella municipalità più popolosa della Repubblica Popolare Cinese, 32 milioni di abitanti, conta 27 facoltà e circa 46 mila studenti iscritti.
Il programma delel due settimane è fitto e ricco di impegni che permetteranno ai cento ospiti di apprezzare le eccellenze italiane: architettura, design, moda, turismo, arte e impresa. Sono previste lezioni in aula e visite guidate a Milano (monumenti, musei ed esposizioni, La Scala, il Conservatorio, Piazza Affari, quartiere cinese, aziende), Monza e Brianza (aziende), Modena (campus e museo Ferrari) e a Firenze.
«La scorsa estate abbiamo organizzato la prima edizione della Summer School China proprio presso la Chongqing University, inviando 17 studenti. Oggi, cento studenti della Chongqing University, arrivano a Milano per la prima edizione della Winter School Bicocca. 100 a 17: sono numeri che ci danno un'idea delle dimensioni di questa Cina - ha spiegato Fabio Corno, professore associato di Economia Aziendale e coordinatore del progetto Summer-Winter School per l'Università degli Studi di Milano-Bicocca -. Quando lo scorso luglio i nostri partner ci hanno invitato ad organizzare una Winter School in Italia, avevamo pensato a un gruppo di non più di venti persone. E invece l'interesse e l'entusiasmo da parte dei colleghi cinesi è stato tale che sono arrivati in 100 e ci hanno promesso altri gruppi analoghi già nel corso del 2011. Noi italiani siamo andati in Cina per toccare con mano, "in diretta", la forte crescita che caratterizza questo Paese, ma evidentemente abbiamo anche noi qualcosa da insegnare ai cinesi».
Il progetto affonda le radici in un lavoro partito cinque anni fa quando, in collaborazione con la Fondazione Cariplo, il corso di laurea di Scienze dell'Organizzazione, ha lanciato un programma di Summer e Winter School con i quattro Paesi BRIC (Brasile, Russia, India e Cina). Avviato nel 2006 con soli quattro studenti e un'unica destinazione (l'India), il progetto ha visto partire nel 2010 oltre 150 studenti per quattro destinazioni: Rio de Janeiro, Mosca, Bangalore e Chongqing.
«Riteniamo fondamentali gli scambi di docenti e studenti e la cooperazione internazionale - il commento del rettore Marcello Fontanesi -.

La mobilità internazionale degli studenti iscritti da noi è gradualmente cresciuta nel corso del tempo. Nel triennio 2007-2009 gli iscritti che hanno partecipato ai programmi di mobilità internazionale sono passati dallo 0,98% del 2005 all'1,93% del 2008-2009, circa il doppio della media nazionale

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