Tante zone d’ombra e l'ipotesi, sempre più concreta, del complotto. D'altra parte ci sono tanti, troppi interrogativi a cui non è ancora stata data una risposta. E l'articolo pubblicato dalla New York Review of Books che oggi è stato in parte pubblicato dal Financial Times, rilancia con forza proprio la tesi del complotto nel caso di Dominique Strauss-Kahn, arrestato a New York per il presunto stupro di una cameriera dell’hotel Sofitel. Accusa dalla quale l’ex direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) è stato poi assolto
IL BLACKBERRY PIRATATO E SCOMPARSO
Secondo l’autore dell’inchiesta, Edward Epstein, Strauss-Kahn sarebbe stato "informato la mattina del 14 maggio da un’amica che lavora temporaneamente alla sede dell’Ump che almeno uno dei messaggi di posta elettronica inviati dal suo telefono Blackberry è stata consultato al partito". Dsk informa subito la moglie Anne Sinclair e le chiede di dare l’allarme a Stephane Fouks, di Euro Rscg, per "far esaminare l’apparecchio al suo ritorno a Parigi". Dopo aver pranzato con la figlia, mentre è diretto verso l’aeroporto, l'ex direttore dell'Fmi cerca di ritrovare il Blackberry che è andato smarrito e che non verrà più rinvenuto. Non solo. Già dalle 12.51, ancora prima che Dsk incontri la figlia, il Blackberry è stato misteriosamente disattivato. Anche il sistema Gps, che permette di localizzare l’apparecchio, "è disattivato, circostanza che, a meno di un incidente, presuppone l’intervento di una persona molto esperta in fatto di tecnologia, sottolinea il giornalista". Secondo Edward Epstein, gli ultimi dati trasmessi dal Gps dell’apparecchio suggeriscono che non sia mai uscito dal Sofitel.
UNO STRANO FESTEGGIAMENTO
Epstein, che ha avuto accesso ai video di sorveglianza del Sofitel a New York, si interroga anche su un curioso balletto celebrativo che inscenano il direttore dei servizi tecnici dell’albergo, arrivato per ascoltare la testimonianza di Nafissatou Diallo che accusa Strauss-Kahn, e un altro uomo non ancora identificato. Ed è proprio quest'ultimo ad aver accompagnato la cameriera nei servizi di sicurezza dell’albergo. "I due uomini, alcuni istanti dopo aver chiamato la polizia - ricorda Epstein - si danno il cinque e si congratulano per tre minuti, prima di andare 'apparentemente' ad attendere l’arrivo della polizia all’ingresso di servizio dell’hotel". Quest’ultimo ricorda d’altra parte che René-Georges Querry, direttore della sicurezza della catena Accor, a cui appartengono i Sofitel, è un parente di Ange Mancini, coordinatore dell’intelligence all’Eliseo.
CHI ALLOGGIA NELLA CAMERA 2820?
Il giornalista afferma che secondo i rilevamenti dell’utilizzo delle chiavi elettroniche, Diallo è entrata varie volte nella camera 2820, situata sullo stesso piano della camera di Strauss-Kahn, prima e dopo il rapporto sessuale con il direttore generale dell’Fmi. Diallo aveva inizialmente nascosto agli inquirenti la sua presenza in questa camera.
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