Le frequentazioni pericolose, o almeno inopportune, di Italo Bocchino salgono ancora una volta agli onori della cronaca. Ora si tratta del vicepresidente di Fli e di Manila Gorio, celebre trans amica dell’escort Patrizia D’Addario.
Ci sarebbero in giro varie foto che li ritraggono insieme, offerte ad organi di stampa o sottratte ad essi a pagamento. Una vicenda che puzza di manovre e ricatti e sulla quale la procura di Roma starebbe indagando, dopo la denuncia per truffa del fotografo Giancarlo Marrocchi, che avrebbe commissionato le foto ad un’agenzia per poi perderne le tracce: non sarebbero state vendute e lui avrebbe perso la percentuale.
Il procuratore aggiunto Alberto Caperna, non avrebbe individuato né il reato né gli indagati, ma non si sa mai dove possono portare certe indagini. Per non parlare del gossip attorno. Marrazzo insegna, Sircana pure.
Dopo la liason fotografatissima con Sabina Began, l’Ape regina del "bunga bunga", dopo il legame con il ministro Mara Carfagna che ha dato una spallata al suo matrimonio, Bocchino inciampa così in un’altra storia a luci rosse.
Ne ha parlato ieri sera il programma di Raitre Presa diretta di Riccardo Iacona, in una puntata dedicata alla "Macchina del fango". All’intervistatore Alessandro Sortino la Gorio dichiara: "Ho avuto fino a poco tempo fa una storia importante con un politico che mi ha conosciuto ad una convention e corteggiata. È una storia documentabile, ma non rivelerò mai il suo nome".
Quel "documentabile" a qualcuno certo fa venire i brividi e, d’altronde, la conduttrice e produttrice trans di un’emittente privata ama far parlare di sé. Già a dicembre dell’anno scorso ha "confessato" di avere un video hard su una notte di fuoco con un politico misterioso. E secondo il fotografo Marrocchi sarebbe stata lei a dargli la dritta sull’incontro con Bocchino. Un "agguato"? Comunque riuscito, se davvero le foto ci sono.
Anche se il deputato Fli nega di essere caduto nella "trappola" e assicura che le immagini (che non ha visto) possono solo testimoniare "un incontro tra un parlamentare con un giornalista: non c’è materia per un ricatto".
Eh sì, perché "Manila Gorio - dice Bocchino, senza tema di cadere nel ridicolo - è iscritta all’Ordine dei giornalisti. Mi ha chiesto un’intervista e non v’è alcuna ragione per cui uno che non è affetto da omofobia non vada".
Il vicepresidente dei futuristi sottolinea che, "guarda caso, il fotografo è lo stesso che adesso è sotto processo per una presunta estorsione contro Fini". Marrocchi, per l’esattezza, sarebbe sotto inchiesta per estorsione per la storia di una escort emiliana che dichiarava di essere stata con il presidente della Camera.
Per non essere tirati dentro storie così poco edificanti, certo, sarebbe meglio fare più attenzione alle frequentazioni e Bocchino incomincia a capirlo.
Dopo le scuse familiari per la Carfagna e il mea culpa opportunistico per la Began, arriva la sua terza autocritica, con l’assicurazione di aver "cambiato vita e la sera sto a casa".La promessa è: "Basta uscite serali. Ho preso atto che c’è una certa attenzione della macchina del fango e per un po’ si sentirà parlare di me solo per il mio lavoro politico". Per un po’: vedremo quanto durerà.
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