Domani prende il via la 46esima edizione del festival Teatrale di Borgio Verezzi, una manifestazione che oramai non ha più bisogno di presentazioni e che questanno dedica la sua stagione a Giancarlo Cobelli, il grande regista recentemente scomparso, che aveva contribuito negli anni Settanta alla decisiva affermazione del Festival in campo nazionale. Come ogni anno sul suggestivo palcoscenico di Piazza SantAgostino si riscoprono testi classici e contemporanei dei maggiori autori internazionali e venerdì sera si parte alla grande presentando come spettacolo di apertura «Molto rumore per nulla» di Shakespeare, in una prima nazionale proposta dalla Compagnia Gank di Genova.
«Molto rumore per nulla condensa in sé tutto il meglio delle commedie shakespeariane: finte morti, sospetti, intrighi, schermaglie amorose, scambi di persona, congiure. Un molto, per fare una sintesi estrema di questa divertentissima opera, che attraverso lo specchio del rumore si riflette e diventa, o ritorna, nulla - dice il regista Alberto Giusta -. Un autorevole ed eccellente critico shakespeariano definì questa commedia a Rolls-Royce of a play. Non si può che concordare, poiché, grazie alla complessità e flessibilità della struttura, alla ricchezza dei toni, alla varietà dei personaggi, la commedia pulsa di una incantevole vitalità. Nella velocità straordinaria di una lingua spiritosa, ironica, frizzante, il suo mondo brilla per sofisticazione e varietà».
«Questo mondo è ricco anche di ombre - continua Giusta -; per questo non è sbagliato dire che in questa commedia cè posto per il tragico. Cè il buono e il cattivo, cè il principe e cè il servo, il fool, il clown, il nobile, il cortigiano, il giusto e lo sciocco, tutti vicini, tutti insieme nella stessa sarabanda. A battute esilaranti si alterneranno grida e pianti, i numeri da circo lasceranno il posto a momenti altamente tragici, le canzoni allegre si muteranno in elogi funebri e i balli spensierati si concluderanno in danze di morte».
Una commedia che nella nuova regia di Giusta vuol dare unimpronta più profonda delle edizioni precedenti che hanno sempre evidenziato solo lazzi e scherzi, mentre invece si tratta di un testo torbido in cui predomina la parola. La scenografia è essenziale con una struttura a porticati fatta in legno e che richiama il mondo del West.
Sul palco saliranno Roberto Serpi, Mariella Speranza, Massimo Brizi, Giovanni Franzoni, Alberto Giusta, Alex Sassatelli, Melania Genna e Flavio Furno.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.