Borse euforiche grazie a Boe e banche, Milano ai top dal 2008 e sprint dei Btp

I listini del Vecchio continente sospinti dal taglio dei tassi deciso dalla Bank of England e dal boom di utili di Société Genéralé

Borse euforiche grazie a Boe e banche, Milano ai top dal 2008 e sprint dei Btp
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Giovedì euforico per le Borse europee che hanno messo una marcia in più rispetto a Wall Street. A dare sprint al Vecchio continente ha contribuito il taglio dei tassi deciso dalla Bank of England, a cui dovrebbero fare seguito altre sforbiciate nel corso del 2025. In aggiunta oggi sono arrivati i conti 2024 oltre le attese di Société Genéralé, in cui exploit a Parigi (+14%) ha fatto da traino a tutto il settore bancario. La banca transalpina ha stupito anche a livello di remunerazione dei soci, alzando del 75% del dividendo.

Bank of England più colomba delle attese
Oggi la Bank of England (Boe) ha ridotto il tasso di interesse di riferimento di 0,25 punti percentuali, al 4,5%. La mossa era ampiamente attesa, ma è stata accompagnata dal dimezzamento delle stime di crescita dell’economia britannica per il 2025 da +1,5% a +0,75%. Inoltre due membri avrebbero preferito ridurre il tasso di interesse di riferimento di 0,5 punti percentuali. "Il taglio odierno di 25 punti base, benché già prezzato dal mercato, non è stato del tutto in linea con le aspettative, in quanto la divisione dei voti all'interno del comitato è stata certamente dovish", ha sottolineato Jamie Niven,

Senior Fixed Income Fund Manager di Candriam
Si attendono quindi altri tagli nel corso dell'anno. Goldman Sach Asset management indica ben 5 tagli quest'anno.
Focus anche alle possibili mosse della Bce. Il governatore della banca centrale finlandese e membro del consiglio direttivo Bce, Olli Rehn, ha dichiarato al Financial Times che la Bce dovrebbe essere pronta ad abbassare i costi di indebitamento a un livello inferiore a quello neutrale per stimolare la crescita. In tal senso occhi puntati sul rapporto in arrivo domani sul cosiddetto tasso neutrale, il livello di tassi intermedio che non stimola né frena l’economia, che dovrebbe aggirarsi in area 2%.

Piazza Affari ai top dal 2008, spread giù
Piazza Affari oggi si è arrampicata ai nuovi massimi da gennaio 2008. L’indice Ftse Mib ieri si è spinto fino a 37.121 punti, in rialzo dell’1,48%. A fare da traino al listino principale sono state le banche tra forti utili trimestrali e attese per il risiko in atto. In prima fila Banco Bpm (+4,9%) destinataria dell’Ops di Unicredit (+3,5%). Molto bene anche Bper (+4,4%) alla vigilia dei risultati, così come Popolare Sondrio (+4,1%). Rialzi più contenuti per Mps (+1,4%) che ha riportato conti 2024 in linea con le attese. Tra gli altri titoli, sprint di Buzzi (+7%), mentre tra i pochi titoli che hanno sofferto spiccano Leonardo (-2,8%), A2a (-2,2%) ed Enel (-0,8%).



Lo spread tra Btp e Bund è sceso a 106 punti, a ridosso dei minimi dal 2021, con il rendimento del decennale italiano sceso al 3,44%. Tra le Borse europee si segnalano i nuovi record per Londra (+1,2%), dopo la decisione della Banca d’Inghilterra di tagliare i tassi d’interesse. A braccetto Francoforte e Parigi (+1,47% entrambe).

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