Il petrolio, con un prezzo stimato al rialzo, può essere la miccia esplosiva di una crisi economica ancora più grave di quella attuale. Questa la valutazione di alcuni analisti dopo la mossa a sorpresa dell’OPEC con il taglio di produzione del greggio che ha fatto schizzare le quotazioni e rispolverato le previsioni di 100 dollari al barile. Una maggiore pressione al rialzo sui prezzi del petrolio - proprio quando i costi dell’energia hanno iniziato a diminuire nelle economie occidentali - complicherà gli sforzi delle banche centrali per raffreddare l’inflazione, dicono gli analisti, mettendo la Federal Reserve americana contro il cartello. Gli ultimi tagli rivelano anche una maggiore volatilità nella geopolitica dell’energia. In un’era che molti strateghi credevano sarebbe stata segnata dal calo della domanda di petrolio e dal ritiro di petrostati come l’Arabia Saudita e la Russia, il potere sta invece tornando a Riyad. Alcuni pensano che l’Arabia Saudita stia scommettendo che l’economia mondiale può sostenere il petrolio più costoso, soprattutto con l’economia cinese che riapre. Il Regno è consapevole dell’arresto della domanda, ma ritiene che un prezzo fino a $120 sia tollerabile, afferma Amrita Sen, responsabile della ricerca presso Energy Aspects. Le conseguenze per inflazione e sostenibilità economica, però, potrebbero essere fatali. La decisione avrà ripercussioni anche a livello geopolitico. La mossa è un’ulteriore prova della rottura con Washington e della profondità della partnership di Riyad con Mosca. Inoltre, mentre i sauditi e altri produttori tagliano le esportazioni di greggio tra maggio e la fine dell’anno, la domanda per il tipo di petrolio venduto dalla Russia aumenterà secondo Roger Diwan, di S&P Global Commodity Insights.
Secondo alcuni analisti, ciò potrebbe spingere i prezzi delle esportazioni marittime russe al di sopra del prezzo massimo di 60 dollari al barile imposto dal G7, a beneficio diretto del Cremlino. Il petrolio e le pedine che lo muovono in nome del potere economico possono sconvolgere il mondo, con una crisi peggiore di quella in arrivo all’orizzonte.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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