da Stoccarda
Avanti tutta verso il propulsore elettrico, con precedenza obbligata alle motorizzazioni ibride. Su queste Bosch è al lavoro, nellintento di recuperare lampio margine guadagnato dalle case giapponesi. Così, la multinazionale tedesca ha messo in campo un secondo centro di progettazione e 400 ingegneri della divisione automotive technology, affidando loro il compito di sviluppare sistemi ibridi a benzina e gasolio. «Sistemi completi - sottolinea Bernd Bohr, presidente del gruppo automotive - e non solo singoli componenti comè tipico dei concorrenti: da qui contiamo di ottenere un vantaggio immediato. Dotare le nuove auto di un motore elettrico ausiliario appare la risposta più pratica e conveniente», specie in un quadro normativo e congiunturale in cui lecologico deve coniugarsi alleconomico. «Di fatto - sostiene Bohr - i biocarburanti non consentono grossi risparmi e il metano è interessante soprattutto nei Paesi produttori; ecco che diventa chiara la necessità di sviluppare il motore elettrico, che pure è una sfida a lungo termine». E per evitare problemi legati alle forniture e allaffidabilità delle batterie, Bosch ha annunciato una partnership per la produzione su larga scala di alimentatori agli ioni di litio. «Con una tecnologia ad alte prestazioni che già padroneggiamo, largamente impiegata nei nostri strumenti da officina». Nel contempo, unaltra joint venture è pronta al via: ottenuto il placet dellAntitrust Ue, entro un biennio dovrebbero vedere la luce i primi turbocompressori Bosch Mahle destinati a motori diesel e benzina di nuova generazione, più piccoli e potenti, muniti di iniezione diretta e capaci di ridurre sensibilmente consumi ed emissioni di Co2.
Bosch si prepara perciò a invadere larena competitiva finora dominata da Garrett, Borgwarner e Ihi, che insieme assommano quasi il 90% del mercato. Peraltro, Bosch non si risparmia nella ricerca di nuove strade, come testimonia il sostegno al gruppo americano Scuderi per lo sviluppo di un prototipo di motore aria-ibrido, pronto in autunno. Componentistica dei propulsori convenzionali a quattro cilindri con laggiunta di un sistema che recupera lenergia persa con le decelerazioni e le frenate immagazzinandola sotto forma di aria compressa. Dei 28,4 miliardi fatturati nel 2007 dal settore auto di Bosch (più 4,5%), una buona parte deriva dai sistemi di iniezione per diesel e benzina.
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