Milano - Umberto Bossi incassa la vittoria della "sua" Lega ("visto che destro popolare", dice ridendo) e sgombra il campo sul futuro, sul rapporto con il Pdl. "Manterremo i patti con Berlusconi". E aggiunge ancora: "Forza Italia non sarà nostro ostaggio". Nella sede della Lega, in via Bellerio, a Milano, la soddisfazione è palpabile e l'analisi del voto è netta: "La gente vuole un Paese diverso, che funzioni meglio. La Lega è stata votata dai lavoratori".
"Il Nord vuole il federalismo fiscale" Non è possibile che i nostri sindaci debbano andare con il cappello in mano a Roma per chiedere i soldi". Queste le parole del Senaturi al Tg1. Gli elettori della Lega, dice il leader del Carroccio, chiedono "un Paese più democratico e federalista".
"Silvio trascinato al governo da noi" Il fatto che l’85% degli elettori italiani abbia votato per le due maggiori formazioni politiche in corsa, Pd e Pdl, cambia lo scenario politico per Umberto Bossi, leader della Lega. "La Lega - ha detto al Tg1 - ha la volontà di cambiare il Paese. Berlusconi viene trascinato dalla Lega al governo e quindi questo dimostra che la Lega ha quella forza politica che porta avanti avanti la volontà popolare e questo è il vero dato politico di queste elezioni".
"Malpensa ritorna in gioco" Dice chiaro e tondo anche questo, l'Umberto: messaggio per il governo ormai alla fine anche dell'ordinaria amministrazione e ad Air France-Klm. La battaglia per Malpensa va avanti, cavallo di battaglia della Lega, non solo per fini elettoralistici ma per la difesa del grande hub centrale per lo sviluppo economico della Lombardia e del Nord. "Come si fa a chiudere un aeroporto costato così tanto? Nel tempo si troverà sicuramente un vettore che prenderà il posto di Alitalia", ha detto. "Ma Alitalia deve dare il tempo per poterla sostituire", ha aggiunto.
"Ponte sullo Stretto? Referendum" Per decidere se costruire il Ponte sullo Stretto di Messina occorre una consultazione popolare tra gli abitanti dell’isola spiega Bossi, che risponde così a chi gli chiede se il Carroccio è favorevole a questa grande opera: "Serve un confronto con gli alleati ma io dico che per tagliare la testa al toro in Sicilia bisognerebbe fare un referendum per vedere che cosa vogliono".
"Grazie a lombardi, veneti, piemontesi" "I padani - ha detto questa volta hanno mandato un messaggio: bisogna fare le riforme perché cominciamo a perdere la pazienza, dobbiamo partire da lì, dalla volontà popolare". Bossi ha parlato di "riforme per la libertà del Nord" perché "è un Paese vergognosamente centralista". Alla domanda su chi gli è stato più vicino in questa campagna elettorale, Bossi replica "Rosy Mauro", la leader del sindacato padano che lo ha seguito in tutte le tappe della sua campagna elettorale. Bossi se la cava con una battuta replicando a chi gli chiede se la Lega otterrà il ministero dell’Interno e quello del Lavoro: "Ma questo non vuole lavorare", ha detto il leader del Carroccio indicando Roberto Maroni, seduto al suo fianco.
"La Lega è forte" Bossi era arrivato nel pomeriggio in via Bellerio, e con un sorriso e stringendo il pugno, in segno di forza, aveva salutato così i suoi collaboratori transitando da un corridoio fra il suo studio e la stanza dove si trovano Roberto Calderoli, Roberto Maroni, Giancarlo Giorgetti e altri dirigenti della Lega. "La Lega è forte..." aveva detto. Preannuncio di una vittoria voluta e annunciata.
Castelli: "Stavolta saremo determinanti" Anche l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli, nei commenti a caldo sugli exit poll si era detto di sucuro di un "buon risultato". Poi ha aveva aggiunto: "Questa volta saremo determinanti, e non ci saranno larghe intese".
Borghezio: "Siamo noi il vero evento" "C’è la consapevolezza che il vero fatto politico di queste elezioni è il risultato della Lega Nord, lo vedo dai media che ci stanno assediando.
Ci siamo arrivati dopo una campagna elettorale con le bandiere al vento di un super Bossi che ci ha portato al di là di ogni speranza", ha detto un altro esponente storico del Carroccio intervenendo ai microfoni di NessunoTv. "È un premio per il federalismo e l’autonomia, infatti il nostro lavoro sarà conciliabile anche con l’Mpa, Bossi è stato il maestro di Lombardo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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