Bpm, la Fabi mette al bando l'Associazione degli Amici: «Pronti alla guerra legale»

La prossima settimana il direttivo centrale per la resa dei conti

La Fabi prende le distanzedall'Associazione Amici della Bipiemme e invita l'istituto di Piazza Meda ad adeguarsi «scrupolosamente alle indicazioni di Bankitalia». L'affondo è delle segreteria nazionale guidata da Lando Maria Sileoni dopo che repubblica.it ha pubblicato un documento che certifica l'influenza degli Amici sulle promozioni interne. «In un prossimo Comitato direttivo centrale - continua la nota del maggiore sindacato bancario italiano che è anche la prima forza in Bpm quanto a numero di iscritti-, convocato per i primi giorni della prossima settimana, sarà valutato il comportamento dei singoli dirigenti sindacali interni alla Fabi Bpm e saranno assunte le conseguenti decisioni che impegneranno l'intera organizzazione». Al riguardo poi dell'ipotetica spartizione dei posti al vertice della banca, in vista del rinnovo dei vertici legato dall'introduzione del nuovo statuto, la segreteria nazionale della Fabi precisa che «ogni eventuale futura iniziativa che i singoli dirigenti sindacali in Bpm prenderanno, essa non rappresenterà in alcun modo la posizione dell'organizzazione, posizione che la Fabi si riserverà di assumere esclusivamente nel prossimo Comitato direttivo centrale».
«Siamo fortemente preoccupati per il presente e per il futuro dello storico istituto Bpm - si legge ancora -, che rappresenta un patrimonio di storia e di civiltà da salvaguardare. Auspichiamo pertanto che si ponga immediatamente fine a questo quotidiano teatrino degli orrori e invitiamo la banca ad adeguarsi scrupolosamente alle indicazioni di Bankitalia».


«Precisiamo, inoltre - conclude la Fabi -, che abbiamo dato mandato ai nostri legali di valutare azioni di risarcimento danni a tutela dell'immagine della Fabi, che non vuole essere associata a logiche spartitorie e di potere, a lottizzazioni, che niente hanno a che fare con la nostra quotidiana e storica attività sindacale di tutela e rappresentanza dei lavoratori bancari».

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