Brutte notizie per il governo Erdogan e la fonte è il «New York Times». Secondo il quotidiano americano, l'IHH - l'organizzazione che ha finanziato il viaggio della nave Mavi Marmara nella Freedom Flottilla verso Gaza - sarebbe direttamente collegata con il suo esecutivo e sarebbe pronta a sostenerlo nelle prossime elezioni politiche che si terranno nel 2011 e che saranno particolarmente critiche per il partito islamico moderato del premier. La fonte è un dirigente vicino al governo di maggioranza che ha parlato in condizioni di assoluto anonimato, vista la materia particolarmente delicata.
La Mavi Marmara era carica di aiuti umanitari diretti proprio agli abitanti della Striscia. All'alba del 31 maggio, dopo aver rifiutato l'ispezione da parte delle autorità competenti è stata attaccata in acque internazionali dalla marina israeliana. Il bilancio degli scontri a bordo (con i "pacifisti" che hanno usato bastoni e coltelli) è stato di 9 morti, tutti da parte turca. L'IHH era schedata dal 2008 dal Mossad e dalla Cia come organizzazione che finanziava Hamas. Per questo in molti avevano parlato di provocazione da parte dell'IHH e automaticamente anche di Ankara. Le reazioni del governo turco e del popolo della Mezzaluna all'accaduto sono state molto dure e ora i rapporti fra Ankara e Gerusalemme sono in profonda crisi.
Sempre secondo il «New York Times», c'erano anche 10 parlamentari dell'Akp, il Partito per la Giustizia e lo Sviluppo che guida la maggioranza nel Parlamento turco, che erano pronti a salire sulla nave al momento della sua partenza da Istanbul a fine maggio, ma sono stati fermati all'ultimo momento dal ministero degli Esteri, perché la loro presenza avrebbe potuto fare salire troppo la tensione.
Nel board dell'IHH inoltre ci sarebbero persone che hanno addirittura ricoperto incarichi ufficiali nel partito, anche quello di parlamentare.
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