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C'è troppo smog: indagati Formigoni e Moratti

Con il governatore e il sindaco di Milano anche Podestà indagato dai pm milanesi nell'ambito di un'inchiesta sull'inquinamento da Pm 10, dopo gli esposti del Codacons. Formigoni: "C'entra qualcosa con le elezioni?". Il reato contestato

C'è troppo smog: indagati Formigoni e Moratti

Milano - Bufera sulla Lombardia: tutti indagati per lo smog. Il presidente della Regione Roberto Formigoni, il sindaco di Milano Letizia Moratti e il presidente della Provincia Guido Podestà sono stati iscritti nel registro degli indagati nell'ambito di un'inchiesta della procura di Milano sull'inquinamento da Pm 10 che sarebbe partita da alcuni esposti del Codacons. Secondo fonti di palazzo di giustizia si tratta di un atto a tutela degli interessati per potere acquisire la documentazione necessaria. L’informazione di garanzia è stata firmata dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato e dal pm Giulio Benedetti.

Formigoni: "Mi è arrivato un avviso di garanzia" Rabbia e sarcasmo. E' il presidente della Regione in persona a comunicarlo ai giornalisti: "Eccolo, eccolo il tanto desiderato, agognato, scongiurato avviso di garanzia al presidente Formigoni è arrivato. Consegnato stamattina in base a presunte violazioni dell’articolo 674 intitolato getto pericoloso di cose in luogo pubblico". Il reato ipotizzato, il 674 del codice penale, fa riferimento al "getto pericoloso di cose in luogo pubblico" ed è contestato nelle indagini per reati ambientali.

"Me ne aspetto un altro per L'Aquila" Formigoni ha detto inoltre di attendersi un altro avviso di garanzia "a giorni" dalla Procura dell’Aquila in relazione alla ricostruzione dopo il sisma in Abruzzo alla quale il Pirellone ha partecipato con la realizzazione di una nuova Casa dello studente. "Questa - ha detto Formigoni è un’azione della quale sarò sempre orgoglioso. Sulle mie labbra fiorirà sempre il grido: "Viva la Regione Lombardia". Al procuratore de L’Aquila dico che la casa dello Studente, realizzata in legno, fra 30 anni sarà inutilizzabile e il terreno verrà rimesso a disposizione".

"Hanno trovato il modo di incastrarmi"
"Finalmente - ha proseguito Formigoni - hanno trovato il modo di incastrare il presidente della Regione. L’avviso di garanzia - ha spiegato- sembra sia arrivato sulla base di una denuncia ed è la ripetizione, pari pari, di una cosa avvenuta già negli anni scorsi, che però ha spinto il pm ad archiviare la denuncia". Il presidente Formigoni ha poi ricordato come altri avvisi di garanzia siano pervenuti a suo carico e a carico dell’allora sindaco di Milano Gabriele Albertini, tutti archiviati.

"Campagna elettorale" "Perchè, come mai oggi vi è un comportamento così radicale? Uno si fa la domanda - ha aggiunto - e vuoi vedere che c’entra con il fatto che siamo in campagna elettorale? Che il pm oggi decida, come è sempre stato, di accompagnare la mia campagna elettorale con avvisi di garanzia?. ". Sono stato oggetto di 10 processi - ha spiegato Formigoni - tutti conclusisi con 10 assoluzioni, perchè il presidente di Regione Lombardia è limpido come l’acqua di fonte. La Regione è un luogo aperto ed ho fatto della trasparenza uno dei punti del mio governo. Un luogo aperto dove è possibile acquisire documenti per esaminarli come è giusto che sia. Ma pare strano che per prelevare questi documenti si debba mandare un avviso di garanzia. Una avviso del tutto inutile, se non ai fini della campagna elettorale".

Portavoce Moratti: "Non abbiamo ricevuto alcuna notifica" "Non abbiamo ricevuto nessuna notifica". Così Alessandro Usai, portavoce del sindaco di Milano, Letizia Moratti, replica al presunto avviso di garanzia, la notifica potrebbe arrivare nelle prossime ore, indirizzato al primo cittadino.

Podestà: "Fatti precedenti alla mia elezione"
"In merito all’avviso di garanzia ricevuto oggi riguardo agli esposti sulla qualità dell’aria presentati dal Codacons alla Procura della Repubblica nel 2007 e nel 2009, mi limito ad osservare che i fatti oggetto di accertamento per il 2007 sarebbero avvenuti almeno seicento giorni prima del mio insediamento alla presidenza della Provincia di Milano. Quanto all’esposto inerente il 2009 mi risulta che si tratti di eventi precedenti la mia elezione". Lo dichiara il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà.

Procuratore: "Atto di garanzia" Il procuratore aggiunto di Milano, Nicola Cerrato, che coordina il pool dei reati ambientali ha definito l’iscrzione nel registro degli indagati di Formigoni, Moratti e Podestà, un atto "di garanzia". Cerrato ha spiegato che la procura aveva chiesto l'archiviazione ma il Gip, Marina Zelante l’ha respinta chiedendo un supplemento d’indagine per capire quali provvedimenti erano stati adottati dagli enti locali per evitare il superamento dei livelli di Pm10 e sapere attraverso, l’Arpa, quante volte sono stati superati.

Pdl: "Alla fine la montagna ha partorito il topolino" "E la montagna partorì il topolino. Erano settimane che gli ambienti della sinistra politica ed editoriale preconizzavano un avviso di garanzia nei confronti di Formigoni e alla fine la lunga attesa si è risolta in un vero e proprio boomerang per i sinistri fautori della ’via giudiziaria". Lo affermano, in una nota congiunta, i coordinatori del Pdl Sandro Bondi, Ignazio La Russa e Denis Verdini, commentando l’avviso di garanzia per Roberto Formigoni. "Si tratta di un dovuto avviso per una ipotesi di reato contravvenzionale (oltretutto ancora da verificare come dice la stessa Procura) punibile al massimo con una ammenda. Se non fosse lo specchio di una ormai insostenibile caccia alle streghe, quasi quasi scapperebbe da ridere", aggiungono.

Stefania Craxi: "La procura ha aperto le danze per le elezioni" "La Procura di Milano ha aperto le danze in vista delle prossime elezioni amministrative. A Roberto Formigoni, che in 15 anni di passione e di duro lavoro ha reso la Lombardia una delle Regioni più avanzate d’Europa, esprimo la mia amicizia e solidarietà". Lo afferma Stefania Craxi, parlamentare del Pdl e Sottosegretario agli Esteri.

Codacons: "Conlcusione di una dura battaglia" "E' la conclusione di una lunga battaglia legale del Codacons durata ben due anni". È quanto si legge in una nota dell’associazione di difesa dei consumatori.

"Ora Formigoni e la Moratti prendano provvedimenti seri per combattere lo smog e salvare la vita a bambini, anziani e ai quei cittadini che ogni anno muoiono per colpa dell`inquinamento delle nostre città" ha dichiarato il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli.

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