Allenatori e cani

In fondo José Mourinho è un tenerone. Si è presentato al campo di allenamento del Fenerbahce con un cucciolo di husky, di proprietà dell'attaccante francese Allan Saint-Maximin. Mourinho è affezionato ai cani, quando guidava il Tottenham si presentò con il volto triste in conferenza stampa il giorno dopo Natale, annunciò ai giornalisti che il suo Yorkshire Terrier, Leyla, era passato ad altra vita. Un'altra volta a Madrid aveva però giocato con le parole e i suoi attaccanti: «con perro cazas, con gato cazas pero menos», con il cane puoi andare a caccia, con il gatto anche ma un po' meno..., volendo riferirsi all'assenza di Higuain sostituito da Benzema. Restando tra i segugi, resta memorabile la provocazione di Vujadin Boskov, all'epoca allenatore della Sampdoria, alla vigilia di un Derby: «Se sciolgo il mio cane, gioca meglio di Perdomo». Era, José Perdomo, un centrocampista uruguagio, venuto al Genoa di Scoglio, insieme con i compatrioti Paco Aguilera e Ruben Paz.

Boskov fu denunciato per diffamazione e pagò 27 milioni di lire di multa, 10 dei quali inflittigli dal presidente della Sampdoria, Mantovani. Il tecnico jugoslavo provò a giustificarsi, dicendo che l'uruguagio gli ricordava il proprio cane, Buff, razza Bovaro delle Fiandre, che pesava 70 chili. A differenza di Perdomo, Buff aveva la barba.