Colmare le lacune che si sono palesate in questi mesi per rimanere agganciate al treno di testa. Il mantra delle prime della classe della Serie A - e pure delle squadre che cercano di entrare in Europa - in questa finestra di mercato invernale, è questo. Perché infortuni in serie o scelte tecniche banalmente sbagliate hanno provacato sricchiolii che, nel lungo corso di una stagione, rischiano di rivelarsi falle. Ecco dunque tutte le principali tentazioni delle prime sei.
ATALANTA
La Dea ha un parco di giocatori di qualità più profondo che in passato, ma la posizione in classifica e il sogno impossibile dello scudetto autorizzano a fare qualcosa di più. Il reparto da infoltire, mantenendo alto il livello, è il centrocampo. Per questo i nerazzurri hanno già presentato un'offerta da 15 milioni di euro al Genoa, finalizzata a portarsi a casa il danese Morten Frendrup. L'impressione è che servirà qualche spicciolo in più per chiuderla. Davanti, invece, si fa spazio la suggestione Raspadori, ma la pista non sembra agile.
NAPOLI
Gli azzurri di Conte lottano per il titolo, ma pur vincendo con continuità non hanno fino a qui dato l'impressione di poter essere dominanti. Il motivo è da ricercare, probabilmente, nella necessità di una rosa più spessa, per alzare la competitività interna. Il primo nome sulla lista è quello di Danilo, dichiaratamente in uscita dalla Juve. Poi Biraghi, anche lui messo alla porta dalla Fiorentina. E, nelle ultime ore, avanza un'altra grande suggestione: Federico Chiesa, completamente ai margini del progetto Liverpool, potrebbe arrivare alla corte di Conte già adesso, per provare a riscattarsi.
INTER
Difficile pensare a grandi colpi nel mercato di gennaio. L'Inter è la squadra con la rosa più completa della serie A e Marotta ha abituato a muoversi con largo anticipo. Certo, in attacco brilla soltanto Thuram, ma se Lautaro torna a sbloccarsi il problema è risolto. Nel frattempo pare che siano già stati bloccati Castro del Bologna e Ricci del Torino per la prossima estate.
LAZIO
Tutto su Fazzini dell'Empoli. La formula, desueta, sarà quella del prestito biennale con obbligo di riscatto intorno ai 15 milioni. Non è finita qui. Per rimanere tra le prime serve aumentare i rifornimenti a centrocampo, visto che Castrovilli fino a qui risulta non pervenuto. Resta calda allora la pista che conduce a Folorunsho, comparsa a Napoli, e si apre un nuovo fronte relativo a Casadei, che al Chelsea non trova spazio.
FIORENTINA
Martinez Quarta si è trovato un po' a sopresa ai margini per l'esplosione di Comuzzo e sta per tornare in Argentina: vicinissimo l'accordo con il River Plate sulla base di 9-10 milioni di euro. Per rimpiazzarlo la viola sta facendo più di un pensiero su Pablo Marì del Monza: esperienza e qualità. A sinistra partirà Biraghi, ma se Parisi dovesse restare come vice Gosens nessun problema. Altrimenti si cercherà di intervenire per fornire soluzioni sulla corsia. Appurato che Beltran non è un centravanti, manca un vice Kean. Contatti con l'Everton per Calvert Lewin già in stato avanzato.
JUVENTUS
In estate la Vecchia Signora si è imbottita di centrocampisti, ma ora la coperta è corta sia dietro che davanti. Persi Bremer e Cabal, salutato in anticipo capitan Danilo, la Juve apre una voragine dietro. Il nome più caldo è quello di Antonio Silva del Benfica, ma la dirigenza lusitana spara altissimo: "C'è una clausola da 100 milioni, chi lo vuole deve pagarla". Totalmente inverosimile. Giuntoli conta di sbloccare la trattativa grazie ai buoni offici di Jorge Mendes, intavolandola su altri presupposti e inserendo, magari, qualche contropartita tecnica. L'altro nome rovente è quello di Hancko del Feyenoord, affermatosi come centrale di caratura internazionale (ma può fare anche il terzino sinistro) dopo una parentesi incolore alla Fiorentina: si lavora su un prestito con obbligo di riscatto a 30 milioni. Capitolo attacco: Milik non ha fatto che frequentare l'infermeria e dietro Vlahovic c'è il vuoto. La suggestione è Zirkzee, che al Manchester United non si sta ambientando, ma pare una pista complicata.
BOLOGNA
Quasi fuori dalla Champions, ma lanciato in campionato. Il Bologna di Vincenzo Italiano vuole continuare a viaggiare su ritmi elevati aggiungendo spessore al suo attacco, visto che a convincere oggi è soltanto Castro, mentre Dallinga non ha ancora ingranato. I nomi buoni allora sono due: Ngonge del Napoli e Jovic del Milan. La formula potrebbe essere quella del prestito con diritto di riscatto. Non dovrebbe trattarsi di una missione impossibile, visto che entrambi sono ai margini dei rispettivi progetti tecnici.
MILAN
Serve qualcuno che sappia spingerla dentro con continuità e tenga alta la squadra. Un compito che a Morata e Abraham riesce soltanto parzialmente. Ecco perché in queste ore si fa spazio, con sempre maggiore insistenza, l'ipotesi Kolo Muani.
L'attaccante del Psg e della nazionale francese sembra sempre più fuori dalle idee di Luis Enrique e questo potrebbe facilitarne l'arrivo in prestito. I parigini non paiono tuttavia disposti a sobbarcarsi il lauto ingaggio (5 milioni più bonus) e su di lui c'è pure mezza Premier League.
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