Il tabellino del 2-1 finale dice anche 8 tiri a 2 per l’Atalanta, ma nel dopopartita per Paulo Fonseca il problema del Milan è un altro: “La partita è cominciata con un gol chiaramente irregolare”. In pratica è furibondo, e non si tira indietro nell’indicare l’arbitro La Penna come il nemico numero uno della sua squadra: “Non è solo il gol, è il modo con cui ha guidato la partita: una vera mancanza di rispetto. Fin dal primo minuto del match. Io sono stato sempre zitto, altri hanno sempre parlato degli arbitri, ma adesso dico basta: La Penna è lo stesso che al VAR ha deciso l’espulsione di Reijnders contro l’Udinese: da quel momento non ha più arbitrato e poi è rispuntato qui. Strano, no?”. La polemica del tecnico portoghese non può però nascondere la situazione di classifica e quella della squadra, visto che Alvaro Morata a Dazn aveva appena detto i contrario: “Non è il caso di attaccare l’arbitro, la colpa è nostra”.
Fonseca però insiste: il suo mea culpa è a metà, nel senso che il primo tempo non è stato male, “mentre nel secondo è mancata la connessione con l’attacco. Non è stato solo per l’uscita di Pulisic, dobbiamo fare meglio per aggredire l’area dell’avversario. LAtalanta è una grande squadra e noi ora siamo a -12: non dobbiamo guardare la classifica ma lavorare”. E, di nuovo, “avere un arbitro all’altezza”.
Su questo, ovviamente il parere di Gian Piero Gasperini è diverso: “Innanzitutto secondo me il gol di De Keteleare è stato un gesto straordinario: è salito in cielo. Fallo? Non è un episodio che può sporcare la nostra vittoria.
Diciamo che io dalla tribuna ero un po’ più tranquillo…”. E quindi: l’Atalanta è da scudetto? “Non dobbiamo dirlo noi: posso solo dire che non molliamo mai. Lo scudetto lo cantano i tifosi e lasciamoglielo fare. Poi, sapete: qui i tifosi sono molto competenti…”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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