Caos Roma, minacce a Souloukou: sotto tutela dopo l’esonero di De Rossi

La dirigente giallorossa sarebbe da 48 ore sotto tutela delle forze dell'ordine per le minacce ricevute dopo la cacciata di De Rossi. Contro l'Udinese la tifoseria organizzata entrerà 30 minuti dopo il calcio d'inizio

Caos Roma, minacce a Souloukou: sotto tutela dopo l’esonero di De Rossi
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Le contestazioni della tifoseria romanista dopo l’esonero a sorpresa di Daniele De Rossi non accennano a diminuire, tanto da costringere all’intervento le autorità di pubblica sicurezza. Come riportato dall’Adnkronos, la Ceo della Roma Lina Souloukou è stata posta sotto tutela da parte delle forze dell’ordine per l’escalation delle proteste nei suoi confronti. Non sono disponibili dettagli precisi sulle minacce ricevute ma si deve trattare di un pericolo piuttosto credibile, tanto da giustificare l’assegnazione di un servizio di protezione. Vista la protesta annunciata dalla Curva Sud, che entrerà all’Olimpico 30 minuti dopo il calcio d’inizio della gara di domenica contro l’Udinese, questa situazione potrebbe complicarsi ulteriormente nei prossimi giorni.

“Lina il male di Roma”

Che l’allontanamento di una bandiera amatissima sotto il Cupolone come Capitan Futuro avrebbe lasciato strascichi pesanti era prevedibile ma la virulenza delle proteste ha sorpreso molti osservatori. L’avvicendamento di De Rossi con il croato Ivan Juric è stato digerito particolarmente male dal tifo organizzato che, prima attraverso le radio romane e poi con gesti sempre più plateali ha reso nota la propria indignazione. La marea di slogan offensivi che fin dall’esonero di Ddr hanno riempito i social dedicati alla Roma si è poi trasferita nel mondo reale con scritte ingiuriose sui muri e uno striscione minaccioso esposto nella notte tra venerdì e sabato a Trigoria.

Striscione protesta DdR

All’esterno del Centro Sportivo Fulvio Bernardini lo striscione recita “Ddr mare di Roma… Lina il male di Roma!, un messaggio che sembra in linea con i tanti adesivi contro la proprietà Friedkin che sono apparsi un po’ ovunque nella capitale. Questo giro di vite da parte della polizia non sarebbe nemmeno una novità: secondo indiscrezioni raccolte da ambiti vicini a Trigoria, la general manager dell’AS Roma sarebbe sotto tutela da già 48 ore. Le forze dell’ordine hanno esteso la sorveglianza e la protezione anche ai due figli della Ceo, di tre ed otto anni, che sarebbero scortati dalla polizia anche per raggiungere le rispettive scuole.

La rivolta della tifoseria monta

Invece di placarsi con la prima conferenza stampa del nuovo tecnico Juric, la tifoseria romanista non dimentica il trattamento riservato al proprio idolo. Una volta tanto, sono anche opinionisti e commentatori a giudicare con severità il comportamento della dirigenza statunitense. A parlare fuori dai denti, ad esempio, è stato Aldo Serena, che non ha risparmiato le critiche ai Friedkin nel corso di un’intervista al programma radiofonico Deejay Football Club. L’ex bomber nerazzurro sembra più preoccupato per i modi dell’allontanamento di De Rossi, arrivato poco dopo che aveva preparato l’allenamento della mattina. Il commentatore di Sky non capisce il cambio di rotta repentino da parte della dirigenza: È stata una cosa sorprendente, anche per me: non si può cambiare opinione così, da un contratto triennale alla mancanza di fiducia necessaria per lasciarlo a casa in modo violento e poco educato. Si può fare tutto, ma nei modi giusti per chi ha sempre amato la Roma e ne ha fatto la storia”.

De Rossi Leverkusen Roma 2024

Il comunicato della tifoseria organizzata ha il sapore di un’ulteriore escalation: i gruppi invitano tutti i tifosi ad entrare allo stadio mezz’ora dopo il fischio d’inizio della gara di campionato contro l’Udinese, per dimostrare la propria contrarietà. La contestazione che la Curva Sud invita ad estendere a tutti i settori nasce dalle ultime vicende dell’A.S. Roma, una Società assente, che non ha mai preso posizione per difendere i suoi tifosi e che sembra essere diventata una continuazione della gestione Pallotta, dal cui stemma ancora non riusciamo a liberarci. Dai giocatori si pretende il massimo dell’impegno. Non è questione di vincere o perdere ma di dare tutto per la gente che li segue facendo grandi sacrifici.

Tutti i settori fuori per trenta minuti, riprendiamoci la nostra Roma”. Inutile dire che questo è un inizio in salita per l’avventura giallorossa di Ivan Juric: vedremo se le conseguenze di queste proteste si vedranno o meno anche in campo.

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