“Stiamo contagiando l’Europa, questo rigore è un dramma”. Gian Piero Gasperini vive un paradosso: la sua battaglia contro il Var si schianta contro il grottesco umano di un arbitro, il turco Meler, che passerà alla storia del Champions per il fischio più creativo – diciamo così - di sempre. Al 90’ e oltre, per il 2-1 che condanna l’Atalanta a Bruges.
E allora: questo è il calcio moderno? “Dobbiamo correre come pinguini e adesso anche saltare come pinguini”, dice il Gasp, ed in effetti come si fa a giustificare l’intervento falloso quando un difensore allarga sì il braccio, ma uscendo dall’area palla al piede e con l’attaccante che finisce sulla sua mano per caso? Non c’è giustificazione, appunto. A meno che da Collina in giù, nelle (sedicenti) alte sfere globali arbitrali si trovi il modo di dare una spiegazione a una follia del genere.
Poi, è vero, nella sconfitta in Belgio ci sono tanti errori, e Gasp non si tira indietro: “Lo sanno giocare bene con il portiere e noi nella prima mezzora gliel’abbiamo concesso. Poi abbiamo avuto le nostre occasioni, però abbiamo sbagliato troppo. Siamo anche in emergenza: è inutile continuare a parlare delle assenza di Scalvini e Scamacca, tanto non li abbiamo mai avuti. Faremo del nostro meglio: loro sono una squadra che gioca bene, e martedì al ritorno sarà difficile rimontare. Il rigore di stasera dovrà motivarci a fare meglio”.
Perché il regolamento, con annesso protocollo, ormai è diventato degno della Settimana Enigmistica, ovvero per abili solutori. E tra “calcianti” e “difendenti”, si arriva ormai all’idea che a calcio si debba giocare senza braccia (e per il futuro – volete ridere? - l’Ifab parla di un fuorigioco da fischiare solo alle parti del corpo “che possono segnare”, roba da anatomia patologica).
“Il calcio sta andando fuori dallo spirito del gioco e ormai tutti puntano a rubacchiare”, ha detto ancora il Gasp, ma in realtà qui si sta andando fuori di testa, perché questa volta proprio il Var avrebbe potuto rimediare al fischio stonato di Meler. E invece niente: ha giudicato lui. Non ci resta che l’intelligenza artificiale. Forse.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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