"Iniziare i negoziati subito". Trump parla con Putin e Zelensky

"Credo fermamente che i negoziati avranno successo: milioni di persone sono morte in una guerra che non ci sarebbe stata se io fossi stato presidente", scrive Trump

"Iniziare i negoziati subito". Trump parla con Putin e Zelensky
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Una mattina di intensa attività diplomatica per Washington e la Casa Bianca: Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver avuto oggi una telefonata "lunga e altamente produttiva" con Vladimir Putin, durante la quale i leader hanno concordato di avviare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. Il presidete Usa ha detto che incontrerà Putin in Arabia Saudita.

La conversazione Trump-Putin

In un post sulla sua piattaforma Truth Social, Trump ha affermato che lui e il presidente russo avevano "concordato di far sì che i rispettivi team iniziassero immediatamente i negoziati" e che avrebbe iniziato chiamando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per informarlo della loro conversazione. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che Putin sostiene l'idea di Trump secondo cui è giunto il momento di lavorare insieme, aggiungendo che la telefonata è durata quasi un'ora e mezza, durante la quale Putin ha invitato Trump a visitare Mosca.

In un resoconto della conversazione pubblicato su Truth Social, Trump ha affermato: "Abbiamo discusso di Ucraina, Medio Oriente, energia, intelligenza artificiale, il potere del dollaro e vari altri argomenti". E ancora: "Abbiamo concordato di lavorare insieme, molto da vicino, anche visitando le rispettive nazioni. Abbiamo anche concordato di far iniziare immediatamente i negoziati ai nostri rispettivi team, e inizieremo chiamando il presidente Zelenskyy, dell'Ucraina, per informarlo della conversazione, cosa che farò adesso", ha scritto Trump. Sia Washington che Mosca, nella loro descrizione della telefonata, lasciano intendere che gli uomini abbiano assunto un tono conciliatorio.
"Il presidente Putin ha persino utilizzato il mio forte motto della campagna elettorale, 'BUON SENSO'. Entrambi ci crediamo fermamente", ha scritto Trump, suggerendo che l'ex agente del KGB all'altro capo del telefono aveva scelto attentamente le sue parole per fare appello al leader degli Stati Uniti.

La telefonata Trump-Zelensky

A seguire, anche il presidente Zelensky ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo statunitense. Lo riporta RBC-Ucraina, citando quanto affermato dal consigliere del presidente ucraino Dmytro Lytvyn. "Ho appena parlato con Donald Trump. Una lunga conversazione. Sulle possibilità di raggiungere la pace. Sulla nostra volontà di lavorare insieme. Sulle nostre capacità tecnologiche, inclusi i droni e altre produzioni moderne", ha detto Zelensky dopo la chiamata. "L'Ucraina desidera la pace più di chiunque altro. Stiamo definendo i nostri passi congiunti con l'America per fermare l'aggressione russa e garantire una pace affidabile e duratura", ha aggiunto. "Nessuno desidera la pace più dell'Ucraina. Insieme agli Stati Uniti, stiamo tracciando i nostri prossimi passi per fermare l'aggressione russa e garantire una pace duratura e affidabile. Come ha detto il presidente Trump, facciamolo", dichiara sui social il presidente ucraino. Con Trump "abbiamo concordato di mantenere ulteriori contatti e di pianificare i prossimi incontri", ha concluso Zelensky.

Nella telefonata con Zelensky, riferisce Trump su Truth, "abbiamo discusso di vari argomenti che hanno a che fare con la guerra, ma soprattutto, dell'incontro che si terrà venerdì a Monaco, dove il vicepresidente JD Vance e il segretario di Stato Marco Rubio guideranno la Delegazione" americana. "Spero che i risultati di quell'incontro saranno positivi. È tempo di fermare questa ridicola guerra, dove ci sono state morte e distruzione massicce e totalmente inutili. Dio benedica il popolo di Russia e Ucraina!", conclude il presidente.

Gli Usa però gelano immediatamente Kiev: "Dobbiamo iniziare a riconoscere che il ritorno ai confini dell'Ucraina precedenti 2014 è un obiettivo irrealistico", dice il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, in apertura della riunione del gruppo di contatto per l'Ucraina e alla vigilia della ministeriale Difesa della Nato a Bruxelles. "Inseguire questo obiettivo illusorio - sottolinea - non farà che prolungare la guerra e causare più sofferenza". Non solo: "Gli Stati Uniti non credono che l'adesione alla Nato per l'Ucraina sia un risultato realistico di un accordo di negoziato".

La squadra di Trump pronta: l'Europa rivendica un ruolo

Trump ha aggiunto di aver incaricato una squadra composta dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Direttore della CIA John Ratcliffe e dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale Michael Waltsz di guidare i negoziati: tuttavia, non ha menzionato Keith Kellogg, il suo inviato speciale per l'Ucraina e la Russia. "L'Europa deve poter sedersi a quel tavolo, perché non c'è accordo possibile senza di noi", ha ribadito l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, nel corso di un'intervista alla European Newsroom, il consorzio di agenzie di cui l'ANSA fa parte. Un concetto ribadito dai ministri degli Esteri di Francia, Germania e Spagna riuniti a Parigi, secondo i quali è ovviamente necessaria la presenza anche dell'Ucraina.

L'esito delle discussione, specie se si arriverà ad un accordo, "influenzerà molto" e l'Unione Europea in particolare, dunque l'obiettivo - argomenta Kallas - è ora di "costruire il rapporto con la nuova amministrazione americana", in modo da poter avere unn posto al tavolo dei negoziati.

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