
Dolce tipico di carnevale: le chiacchiere. Leggendo l’intervista dell’ottimo Nerozzi a Paolo Ardoino, amministratore delegato di Tether, nuovo piccolo azionista della Juventus, è caduto dal tavolo il vassoio delle croccanti sfoglie con zucchero a velo: “...Siamo tifosi e abbiamo la capacità finanziaria per sostenere la Juve nei prossimi 2000 anni”. Prima riflessione: in attesa della scadenza 4024, sarebbe eventualmente opportuno sostenere il club già oggi, visti i debiti e le perdite e non limitandosi ai 45 milioni per l’acquisto del 5 per cento delle azioni (ne consegue che la capitalizzazione di Juventus è attorno al miliardo di euro). Proseguo: “..Onestamente vorremmo aiutare la dirigenza, chiedendo se sarà poi necessario acquisire una quota maggiore. Ma dietro non c’è alcun piano machiavellico...C’erano stati scambi con la dirigenza e la proprietà, per una valutazione strategica...Premessa: non siamo un fondo speculativo..abbiamo chiuso l’anno con 13,7 miliardi di utili...partiamo in punta di piedi, la tifoseria deve adattarsi alla nostra presenza..”.
Seconda riflessione: non male come partenza prudente ma qui si tratta di una società quotata in Borsa, di un club che da un secolo appartiene a una famiglia che, tuttavia, ha perso i punti di riferimento saldi, in araldica e nel coinvolgimento sincero e profondo, l’uscita così eclatante di un manager-azionista, su un tema finanziario delicato, lascia perplessi anche in considerazione dell’esposizione mediatica dell’intervista, dei toni utilizzati e del fatto che Exor non fiata, non chiarisce e lascia che la questione sia criptica, tanto per restare nel mondo nebuloso di valute non meglio identificate all’origine ma ormai presenti nel mercato mondiale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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