"Sesso prima delle partite? Meglio essere passivi". Conte scatenato a Belve

Il tecnico salentino, intervistato da Belve (Rai2), sembra lanciare un messaggio al Napoli: verrei ma solo a stagione finita. Conte parla dei rapporti con Mourinho, le tentazioni saudite e il rimpianto per l'addio alla Juventus

"Sesso prima delle partite? Meglio essere passivi". Conte scatenato a Belve

Il balletto tra Antonio Conte ed Aurelio De Laurentiis che va avanti da quando si sono infittite le voci su un prossimo addio di Rudi Garcia si arricchisce di un’altra puntata, con dichiarazioni meno sibilline del solito che arriveranno dal tubo catodico. Nella puntata di martedì della trasmissione di Rai2 “Belve”, l’ex tecnico del Tottenham ha lanciato un messaggio piuttosto chiaro al numero uno del Napoli, ammettendo di essere affascinato dalla prospettiva di allenare in piazze molto calde ma la sua indisponibilità a subentrare a stagione in corso. Parole che lasciano poco spazio a speculazioni che fanno il paio con le dichiarazioni rilasciate durante la festa per i 100 anni della Juventus targata Agnelli, nelle quale l’allenatore leccese sembrava mettere a tacere le voci su un suo prossimo passaggio all’ombra del Vesuvio, almeno “per adesso”.

“Piazze che vorrei vivere”

Nell’intervista all’ex ct della Nazionale, la conduttrice Francesca Fagnani non ha potuto esimersi dal domandare a Conte notizie sulle sue prospettive future ed il tecnico non si è tirato indietro più di tanto. Quando gli è stato chiesto come vedrebbe la prospettiva di allenare una squadra del centro-sud, ha lasciato la porta aperta: Se mi piacerebbe allenare Napoli o Roma? Sono due piazze che vorrei vivere per la passione che esprimono. Spero che un domani ci sia la possibilità di fare questa esperienza”. In quello che i più maliziosi vedranno come un messaggio lanciato al numero uno dei partenopei, c’è anche spazio per un distinguo non da poco.

Poche parole, secche, che non sembrano lasciare spazio a repliche: Prendere una squadra in corsa? Non lo faccio perché sono situazioni create prima”. Gli spazi di manovra, specialmente visto il disastroso impatto che ha avuto in corsa nel nord di Londra, sembrano davvero ristretti: se vorrà assicurarsi i servigi del tecnico salentino, AdL dovrà necessariamente aspettare l’estate, anche se la situazione del Napoli dovesse volgere al peggio.

Rimpianti? L’addio alla Juventus

Vista la prestigiosa carriera, impossibile non fare qualche bilancio. Ora che non è più impegnato giorno dopo giorno e può riflettere meglio sulle sue scelte, inevitabile che spunti qualche rimpianto. Conte non ha problemi ad ammettere che, quando ruppe i rapporti con la Juventus e se ne andò sbattendo quasi la porta, forse fu troppo impaziente. Dei tanti addii da quando siede in panchina, quello sicuramente di cui mi sono un po' pentito è quello alla Juventus dopo tre anni. Sai quando anche per le piccole cose vedi grandi problemi... decisi poi di andare via”. Decisamente meno spazio per riflessioni filosofiche quando si parla delle scaramucce dentro e fuori dal campo con il rivale José Mourinho, con il quale certo non sono mancate le scintille.

Conte Tottenham 2023

Durante l’intervista, Conte ha confessato che, quando ringhiò al portoghese un minaccioso “vediamoci in ufficio”, non si trattò affatto di un gioco psicologico. Senza smettere di sorridere, il tecnico pugliese ricorda che io vengo dalla strada, non se lo dimentichi mai”. Decisamente sul filo dell’autoironia la battuta sulle ‘istruzioni’ che Conte avrebbe imposto ai suoi giocatori riguardo ai rapporti coniugali prima di una partita. “Avendo un trascorso da calciatore ho esperienze pratiche che posso trasferire. Uno non può mettere dei limiti o proibire alcune situazioni, però sicuramente nell’imminenza della partita il consiglio è fare il minimo sforzo possibile. Cosa significa? Essere passivi, l’altra parte deve essere molto attiva”.

“Mancini? Io sarei andato via”

Conte è intervenuto anche sul caso dell’estate, l’addio di Roberto Mancini alla Nazionale e il suo passaggio milionario alla corte dei nuovi Paperoni del calcio in Arabia Saudita. In questo caso, il tecnico salentino è decisamente meno loquace, ma non risparmia all’ex ct una sottile stoccata. “Mancini ha fatto qualcosa di storico agli Europei, poi c'è stata la non partecipazione ai Mondiali. Sono situazioni che lasciano ferite, per me sarebbe stata durissima. Ma in quel caso, forse sì, dopo sarei andato via”. Incalzato dalla conduttrice, Conte ammette quello di cui tutti gli esperti di calciomercato erano certissimi, ovvero che i munifici padroni dal calcio saudita avrebbero bussato alla sua porta con una certa insistenza.

Mancini Tajani Riyadh

Il fatto che sia ancora in Italia a “godersi la famiglia” è prova provata che, almeno nel suo caso, l’offerta non era così indecente.

Per cortesia professionale evita di entrare a gamba tesa ma conferma di essere stato contattato da club della Pro League: “Non voglio entrare nella vicenda di Mancini e fare qualcosa che a me ha dato fastidio in altre circostanze, ma posso dire che stando ai giornali l’Arabia avrebbe fatto un’offerta a lui come ad altri, e mi ci metto anche io. Parliamo di club, non di nazionale”. Per il resto, sintonizzatevi martedì sera a partire dalle 21.20 su Rai2. Se queste sono le anticipazioni, sarà un'intervista molto interessante.

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