Ecco dove l'Inter vuole costruire il proprio stadio

Dopo la notizia che vorrebbe il Milan in solitaria nel costruirsi un nuovo stadio anche l'Inter si è mossa in questa direzione con Steven Zhang che ha già individuato la zona dover far sorgere il nuovo impianto

Ecco dove  l'Inter vuole costruire il proprio stadio

Il Milan è pronto a costruire un nuovo impianto e in solitaria? Nessun problema, l'Inter farà lo stesso. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Steven Zhang ha un piano B che sta per tramutarsi in un piano A vista la decisione del club rossonero di correre in solitaria nella costruzione di un nuovo impianto. C'è già un'area individuata sul dove far sorgere lo stadio e la novità è che sarebbe un terreno privato con cui la società nerazzurra ha già in essere un accordo blindatissimo con il proprietario della zona interessata. Prima di procedere in tal senso, però, l'Inter vuole essere sicura di non poter fare più niente con San Siro.

Il retroscena di Zhang

Nelle ultime ore sarebbe stato svelato un retroscena, secondo cui nel recente passato Steven Zhang avrebbe avuto fitti colloqui con Gordon Singer, figlio di Paul, ex proprietario del Milan attraverso il fondo Elliott, che della società rossonera è ancora oggi consigliere di amministrazione per quanto concerne la situazione dello stadio. Gordon Singer era l'uomo di riferimento per quanto riguarda i nerazzurri per la questione legata al nuovo impianto da costruire in un'area condivisa, mentre oggi la scelta di Gerry Cardinale di procedere da solo stride e non poco. L'ultimo incontro tra Steven e Gordon sarebbe avvenuto più di un mese fa in occasione della finale di Supercoppa Italiana disputata Riyad, con Singer avrebbe in realtà confermato al presidente interista l’orientamento di andare avanti su San Siro, come se nulla fosse cambiato rispetto a prima.

Cardinale a settembre aveva garantito all'Inter che ci sarebbe stato un incontro per parlare di uno stadio, entro un mese, ma in realtà a distanza di quasi sei mesi questo meeting non è mai avvneuto. Le due società, dunque, sono molto distanti e anche a livello di pensiero e ora il mese di marzo sarà decisivo visto che a fine di questo caldo mese è attesa la presentazione del nuovo piano urbanistico della città di Milano. Se, come parebbe da indiscrezioni, in quel piano non ci sarà spazio per il “nuovo” San Siro, allora entrambi i club dovranno guardarsi intorno e in una zona lontana dall'attuale Meazza.

Sgarbo istituzionale

L’Inter ha vissuto le mosse e la comunicazione di Gerry Cardinale come un vero e proprio sgarbo istituzionale e tra i due club pare esserci una palpabile tensione. Il numero uno del club rossonero e di RedBird infatti sarebbe perplesso circa la solidità economica dell'Inter in virtù, del finanziamento di Oaktree per 275 milioni.

D'altro canto anche l'Inter tende a ribadire come Cardinale abbia rilevato il Milan attraverso un prestito che il venditore, il fondo americano Elliott, ha concesso all’acquirente (RedBird) in cambio di un pegno sul club. La tensione tra i club è evidente e sulla questione stadio ormai si va spediti verso due soluzioni differenti, con l'ipotesi impianto unico che sembra ormai accantonata.

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