La vita di Wayne Rooney è stata piena di eccessi, dentro e fuori dal campo. L'ex enfant prodige del calcio inglese, salito alla ribalta a soli 16 anni e poi passato al Manchester United, dove ha realizzato più di 250 gol, ha troppo spesso fatto parlare di sé per vicende extra-calcistiche.
Nuove rivelazioni sono arrivate dalla moglie Coleen. Lo riporta il Daily Mail, la donna ha raccontato di essersi sentita "ferita e piena di vergogna" quando ha saputo che suo marito Wayne aveva usato prostitute in una sala massaggi di Liverpool.
Parlando per la prima volta dell'incidente, avvenuto nel 2002, quando l'ex capitano dell'Inghilterra aveva 16 anni, lo ha descritto come un "sogno orribile" e ha ammesso di non essere in grado di decidere se la sua relazione avesse un futuro. Lady Rooney ha anche raccontato di aver avuto "scontri urlanti" per la sua infedeltà nel bordello di Liverpool, dove aveva fatto sesso con una 37enne di nome Gina McCarrick e una nonna di 48 anni.
Scrivendo candidamente nella sua autobiografia, My Account, la 37enne, ha ricordato il momento in cui lui le ha confessato tutto. Ha detto: "La storia completa era che quando aveva sedici anni, Wayne aveva fatto visita alle prostitute in una sala massaggi di Liverpool. Quando Wayne mi fece sedere e mi disse che era vero e che la storia stava per uscire sulla stampa nazionale, ero confuso e ferito. Non potevo nemmeno parlargli".
Gestire una personalità come Rooney non era per niente facile per Alex Ferguson. L’ex Boss dello United durante la sua avventura in panchina si confidava con Alastair Campbell, ex portavoce di Tony Blair. Proprio l'ex spin doctor laburista ha deciso di pubblicare i suoi diari e la figura del tecnico scozzese compare più volte. Sono diversi gli aneddoti raccontati nelle sue pagine e ripresi dal Sun. Nello specifico Sir Alex lamentava di non essere in grado di impedire al giocatore di frequentare prostitute ed inoltre affermava che il giocatore avesse problemi con l'alcool.
La fama di bad boy non lo ha mai abbandonato, come il vizio dell'alcol che ha fatto da sfondo a tutta la sua incredibile carriera. Rooney si è raccontato senza filtri nel podcast dell'ex stella del rugby Rob Burrow, adesso attivista nella lotta della patologia motoneuronale con la quale convive da alcuni anni. L'ex attaccante ha parlato delle difficoltà che ha dovuto affrontare nell'affrontare la pressione che gli ha creato la fama fin dalla giovane età.
"L'alcol era la mia liberazione", ha raccontato Rooney. "Avevo poco più di 20 anni, tornavo a casa e ci restavo due giorni senza uscire. Bevevo quasi fino a svenire. Non volevo stare con la gente, perché a volte ti senti in imbarazzo.
A volte ti senti come se avessi deluso le persone e alla fine non sapevo in quale altro modo affrontarlo. Quando non accetti l'aiuto e la guida degli altri, puoi davvero cadere in basso e mi è successo per molti anni. Per fortuna, ora non ho paura di parlare di questi problemi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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