Sono tre le squadre italiane impegnate in Europa League. Oggi è avvenuto il sorteggio a Nyon, ecco com'è andata. La Roma, prima ad essere pescata, sfiderà il Brighton di Roberto De Zerbi. L’Atalanta di Gasperini ritrova lo Sporting Lisbona che aveva già affrontato nel gruppo D. Al Milan tocca invece lo Slavia Praga, che aveva chiuso davanti alla Roma nel gruppo G con 15 punti. In Conference League, invece, la Fiorentina da testa di serie ha pescato gli israeliani del Maccabi Haifa. Conosciamo meglio le avversarie delle italiane. L'andata si disputerà giovedì 7 maro, il ritorno una settimana dopo, giorno 14.
Brighton
È forse l’avversaria che meglio conosciamo, anche perché, oramai, di De Zerbi si parla in lungo e in largo. Il Brighton attualmente occupa il settimo posto in Premier League con 38 punti, a 11 di distanza dal quarto posto. In Europa League, invece, i Seagulls hanno chiuso al primo posto il gruppo B con 13 punti superando avversari temibili come Marsiglia, Ajax e Aek Atene. Alla loro prima partecipazione ad una competizione europea, dunque, De Zerbi ha immediatamente staccato il pass per gli ottavi, divenendo anche molto amato dai suoi tifosi per quanto fatto in questi due anni. Ovviamente sul gioco di De Zerbi è piuttosto evidente l’influenza della scuola olandese-catalana con ricercata occupazione degli spazi e il desiderio di controllare il gioco attraverso la gestione del possesso palla fin dal rinvio dal fondo. Se, quindi, il dominio rappresenta il principale punto di forza di De Zerbi, altrettanto evidenti sono i limiti quando gli avversari decidono di non pressare alto e di limitare la creazione di occasioni pericolose stringendo gli spazi e attendendo il momento opportuno per recuperare il pallone e lanciare immediatamente con un pallone lungo in profondità sulle fasce per sfruttare il contropiede. Gli uomini maggiormente rappresentativi del modo di intendere il calcio di De Zerbi sono Pascal Gross, Kaoru Mitoma, Evan Ferguson e Joao Pedro. In quattro hanno messo a segno 20 reti e 15 assist.
Sporting Lisbona
Anche lo Sporting Lisbona non ha bisogno di presentazioni, soprattutto per Gasperini che l'ha già affrontato nella fase a gironi, sconfiggendolo in Portogallo per 2-1 e pareggiando a Bergamo 1-1. I portoghesi hanno staccato il pass per gli ottavi dopo aver superato 4-2 nel totale della doppia sfida gli svizzeri dello Young Boys nei sedicesimi di finale. Già lo scorso anno ha reso difficilissima la vita alla Juventus proprio in Europa League uscendo sconfitti nella doppia sfida valida per i quarti. Attualmente lo Sporting occupa il secondo posto in campionato a pari merito del Benfica capolista con 55 punti e con ben 7 punti di vantaggio sul Porto. Ruben Amorim predilige il 3-4-3 con accorgimenti sia in fase di possesso che in fase di non possesso. Lo Sporting è una squadra molto tecnica a cui piace fare molto possesso palla. Nella stragrande maggioranza dei casi la costruzione parte dal basso con i tre difensori, superando il primo pressing e cercando Trincao, che si abbassa dal tridente offensivo per poi trovare uno fra Pedro Goncalves o Viktor Gyokeres. Proprio questi due giocatori rappresentano le due punte di diamante dello scacchiere tattico di Amorim, soprattutto grazie a numeri impressionanti: per il portoghese sono 8 gol e 9 assist in 21 gare, per lo svedese, con una gara in meno le marcature sono 16 mentre i passaggi decisivi 8. È proprio in questa fase che si concretizzano le maggiori criticità per i portoghesi che, attaccando anche con gli esterni di centrocampo risultano particolarmente carenti e poco reattivi nella fase difensiva.
Slavia Praga
Lo Slavia Praga arriva alla fase ad eliminazione diretta dopo aver chiuso al primo posto il gruppo G in cui era inserita anche la Roma e dopo aver eliminato lo Zorya nel turno preliminare. In campionato, invece, attualmente occupano il secondo posto con 52 punti a sole 4 lunghezze dalla capolista Sparta Praga. Gli uomini allenati da Jindrich Trpisovsky si schierano con il 3-4-2-1. I cechi esercitano un giro palla partendo dal braccetto difensivo ma, al primo spazio utile, sfruttano il movimento dei giocatori senza palla per verticalizzare, anche attraverso il lancio lungo e andando in pressing ogni qual volta il pallone viene perso per cercare di recuperarlo subito. È proprio nel terzetto difensivo che si incontrano le maggiori criticità, in quanto, i tre centrali soffrono l’uno contro uno sia sul piano tecnico che sulla velocità. Elemento da tenere in considerazione ma che i cechi hanno già sdoganato grazie al bel percorso nella fase a gironi è l’assegna di esperienza a livello europeo dei componenti della rosa: al momento del sorteggio della fase a gironi, infatti, molti sostenevano che la quasi totalità dell’undici titolare non avesse esperienza nei top campionati. I due giocatori maggiormente rappresentativi sono Chytil Mojmir e Vaclav Jurecka, che hanno già messo a segno 17 reti in 20 partite stagionali.
Maccabi Haifa
Sorteggio più benevolo per la Fiorentina che da testa di serie becca il Maccabi Haifa. Gli israeliani hanno eliminato il Gent nei sedicesimi imponendosi nella doppia sfida per 2-1 dopo aver chiuso al terzo posto - che vale l’accesso alla Conference - nel gruppo F di Europa League dietro a Villarreal e Rennes e davanti al Panathinaikos con 5 punti. In campionato invece occupano il primo posto con 49 punti - sarebbero 50 ma 1 punto è stato sottratto dalla federazione - che vale il pass per la Ligat ha’Al, ossia uno spareggio fra le migliori sei per decidere il vincitore e le qualificate alle competizioni europee. Il Maccabi non può giocare nel suo stadio, il Sammy Ofer, a causa del conflitto in Israele, lo farà in Ungheria: o alla Puskas Arena o, come nel caso nel playoff contro il Gent, alla Bozsik Aréna. Nelle fila degli israeliani ci sono anche due vecchie conoscenze del calcio italiano: Lorenco Simic e Podgoreanu, ex Roma e Spezia. Da seguire con attenzione, invece, sono le due punte: Frantzy Pierrot è arrivato due anni fa dal Guingamp. È a quota 10 gol in campionato, ne ha segnati cinque nelle qualificazioni di Champions, ma zero in Europa League e in Conference. In totale diciassette in trentacinque partite ed è l'intoccabile in attacco, insieme a Dean David che di reti ne ha messe a segno 11, cui si aggiunge il nuovo acquisto Lior Refaelov, autore di 7 gol e 7 assist in 20 presenza stagionali. È proprio questo il punto di maggiore forza del Maccabi di Messay Dego, arrivato lo scorso luglio sulla panchina degli israeliani, che produce e concretizza tanto davanti, anche grazie ad un 4-3-3 che fa esprimere al meglio il terzetto offensivo. Gli israeliani prediligono un calcio semplice, fatto di pochi tocchi e votato ad ottenere il massimo dalla mole di occasioni prodotta. Il punto di debolezza è invece rappresentato dal quartetto difensivo, che in questa stagione europea poco ha potuto contro squadre più attrezzate come Villarreal e Rennes.
Particolare non di poco conto da tenere d'occhio nelle sfide contro le italiane: durante la fase a gironi della scorsa Champions League, il Maccabi riuscì a battere la Juventus 2-0 nella sfida di ritorno, dopo essere caduta a Torino per 3-1.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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