Al gran ballo delle punte: Mou e Inzaghi sos totale, Lukaku-Vlahovic non si fa più

Trattative sempre più incandescenti: per l'Inter spunta Arnautovic, mentre la Roma spinge per Marcos Leonardo. Zaniolo via da Istanbul: c'è l'Aston Villa

Ansa
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Sobbolle il calciomercato ad una ventina di giorni dal suo epilogo e ad una spanna dal via alle danze del campionato. Anche perché la tempesta araba ha scompigliato il mazzo, altrove in generale possiedono maggiori palanche, e la Serie A annaspa cercando soluzioni alternative. Una è senz'altro quella che impone di scovare giovani talenti, augurandosi che sboccino nel giro di una manciata di settimane. Nel frattempo quasi ogni squadra ha ancora le sue grane da dirimere.

Non è ancora completa l'Inter, che dopo aver districato la matassa in porta ora aspetta di cesellare l'ultimo e più fatidico reparto, l'attacco. Lautaro Martinez e Thuram sono ad oggi gli unici titolari possibili, mentre Correa verrebbe volentieri parcheggiato altrove. Ma se già appare intricato prendere un centravanti, figurarsi due punte. Nel ricco dossier di Marotta si è aggiunto intanto un nuovo nome, quello di Marko Arnautovic, parzialmente redivivo a Bologna e possibile sostanziosa alternativa per Inzaghino. L'impressione è che serva comunque qualcosa di più e, per questo, si prova a forzare per Balogun dell'Arsenal, ma la distanza resta netta: 30 milioni più 5 di bonus l'offerta, 40 la richiesta dei Gunners.

Una medesima iattura - anzi, se possibile amplificata - la sta vivendo José Mourinho. Con Tammy Abraham infortunato e Belotti che ha smarrito da un pezzo la via che conduce allo specchio, brama da troppo tempo almeno un centravanti salvifico, se non due. Il nome su cui si insiste continua ad essere quello di Marcos Leonardo del Santos, ma la difficile situazione di classifica vissuta dai brasiliani rallenta la procedura d'acquisto. Nelle ultime ore è diventata effervescente anche la pista che porta a Duvan Zapata dell'Atalanta, chiuso dai nuovi arrivi ma, pare, fisicamente del tutto recuperato. Di certo se la dirigenza non sprinta Mou rischia un principio di esaurimento nervoso.

Eppoi c'è la telenovela Lukaku - Vlahovic. Dopo un lunghissimo ammiccamento il Chelsea ha fatto sapere ufficialmente alla Juve che a queste condizioni non ci starà mai. I londinesi giudicano eccessiva la richiesta di conguaglio da 40 milioni pretesa dai bianconeri. Gongolano i tifosi della Vecchia Dama, che in questi giorni stanno facendo di tutto per esprimere quanto disprezzino l'eventualità che Romelu vesta la loro maglia. Un caravanserraglio, quello azionato da Big Rom, che adesso rischia di ritorcerglisi contro. Detestato e bastonato dall'Inter con gli affondi di Zanetti e Ausilio, mollato tecnicamente dai blues che però non lo liberano se non vedono il cash, ricusato dai supporters juventini prima ancora di aver messo piede sotto la Mole. Ora sullo sfondo si affaccia la munifica Arabia, ma lui storce il naso. Le levate d'ingegno sue e del suo entourage rischiano di farlo avvitare.

Nel frattempo i figli di un fatturato minore provano a dimenarsi per puntare dritti alla Conference e per sognare, tanto quello non costa una lira, l'aggancio alla prossima Europa League. E anche loro puntano forte sugli attaccanti. Dopo aver salutato Cabral e accolto Nzola la Fiorentina, per esempio, potrebbe fare altrettanto con Jovic per far entrare il più rapidamente possibile Beltran del River Plate. E il Torino, che pare sempre più ambizioso, vuole anche Malinovsky dopo aver fatto tornare Vlasic, per farlo giocare qualche passo dietro Sanabria e per calciare le punizioni, lacuna lancinante delle ultime stagioni.

Di sicuro presentarsi al gran ballo del

campionato senza punte sarebbe come iniziare una gara di windsurf sussurrando ai giudici "Buongiorno, vado in acqua ma ho scordato la vela". Roba da panciate dolorose che Mou e i suoi compagni non vogliono incassare.

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