
Non è necessario il bavaglio. Basterebbe un amen di dignità e di rispetto, sostantivi questi in via di estinzione. E invece no, si vomitano le intercettazioni sui calciatori coinvolti nel giro di scommesse, tutti i particolari di cronaca bassa, dettagli inutili ma il godimento, nemmeno sottile semmai perfido, per trascrivere le parole al telefono o i messaggi whatsapp di personaggi vari, non soltanto Fagioli, Tonali e gli altri del football. Resiste, resiste, resiste la voglia di sputtanare, di togliere la pelle al personaggio pubblico che ha i suoi doveri come dovrebbe averli, in verità, il cronista avido di tanta spazzatura.
Niente, nel nome della libertà di informazione saltano le marcature e si va all’attacco, sotto la ghigliottina, sferruzzando nell’attesa che rotolino le teste dei nobili, nel caso i ricchi del calcio. Trattasi di vera pornografia a confronto della quale certi video hard sono immaginette sacre, voti alla madonna. Fagioli, il più intercettato e titolato, ha scritto una lettera ricordando di avere pagato e che la gogna non può continuare. Si faccia una ragione, ai brigatisti viene concesso l’oblio o la fuga in Francia, a quelli del football, tutti compresi dirigenti, calciatori e pure giornalisti, invece si va diritto e a gamba tesa.
Strano: in queste ore circolano le intercettazioni di cui sopra ma nemmeno un sospiro dei delinquenti della curva interista e milanista e i particolari che li legano ai tesserati nerazzurri e rossoneri, come ai tempi di tangentopoli e calciopoli persiste la cultura del marchese del Grillo, io so’ io e voi non siete un cxxxo.
Nicolò Fagioli riceverà cori e insulti dalle stesse curve, in qualunque stadio e così gli altri calciatori interessati all’indagine. Il nostro meraviglioso pubblico non aspetta altro, i becchini dell’informazione se la spassano. Si replica.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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