Nessun gol. Ma un passo avanti decisivo verso la qualificazione ai playoff: la Juventus non va al di là dello 0-0 sul campo del Bruges, tenendo i belgi dietro in classifica e aspettando di ospitare il Benfica la settimana prossima per capire in quale posizione chiuderà questa prima fase. Niente fuochi d'artificio, insomma, ma una partita concreta e tutto sommato controllata.
Douglas Luiz e Nico Gonzalez titolari, Yildiz (non al meglio) e Vlahovic in panchina, quest'ultimo fondamentalmente per scelta tecnica: nel prepartita Giuntoli smonta l'idea che possa nascere un caso, però la gestione del serbo (12 milioni l'anno di stipendio) potrebbe anche provocare qualche mal di pancia allo stesso giocatore. Juve in teoria più manovriera, Bruges più portato a cercare la profondità: in effetti il primo tempo si sviluppa su questo canovaccio, anche se nessuna delle due squadre trova il modo di rendersi particolarmente pericolosa. I bianconeri non riescono a sfondare sulle fasce dove Mbangula e Weah protagonisti con tanto di gol nella gara contro il Milan riescono ad arrivare sul fondo ma non a creare pericoli concreti. E dal momento che Nico Gonzalez risulta imbottigliato nella difesa dei padroni di casa, Mignolet dorme sonni abbastanza tranquilli fino a metà gara: il ritmo della squadra di Thiago Motta è compassato, Douglas Luiz non ha le accelerazioni di Thuram e, insomma, il gesto tecnico più apprezzabile dei primi 45' è un colpo di tacco di Thiago Motta quando il pallone arriva dalle sue parti.
Bisogna così aspettare l'inizio della ripresa per la prima vera palla gol: Di Gregorio e Savona combinano un mezzo pasticcio, Jutgla si trova la porta quasi spalancata ma la sua conclusione termina a lato non di molto. La risposta juventina arriva a stretto giro di posta: Locatelli imbuca per Mbangula, il controllo in corsa e il cross sono precisi ma Gonzalez inciampa clamorosamente sul pallone senza nemmeno riuscire a calciare. Né, sulla palla rimasta lì in mezzo all'area, trova poi la conclusione vincente Douglas Luiz: occasione colpevolmente fallita, senza se e senza ma. Motta cambia gli esterni e butta in campo Yildiz e Conceicao, sul cui cross dalla destra Koopmeiners non centra la porta di testa. Una sberla di Locatelli da fuori area impegna poi Mignolet: il punteggio però non cambia e alla fine la Signora può anche accontentarsi.
Sabato pomeriggio, a Napoli, sfida alla capolista: con Yildiz quasi
certamente in campo dal primo minuto e Vlahovic (ieri in campo solo nel quarto d'ora finale) chissà. Nel frattempo, sarà diventato arruolabile anche Kolo Muani: là davanti, improvvisamente, è arrivato il momento dell'abbondanza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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