Archiviata la 68esima edizione del Pallone d'Oro, proseguono le polemiche relative alla scelta del vincitore incoronato dalla rivista sportiva francese France Football: al coro di proteste si è aggiunto anche il capitano dell'Inter Lautaro Martinez, il quale, pur avendo raggiunto un importante record nella storia del suo club, non ha fatto mistero della grande amarezza rimasta dopo il verdetto.
Dopo un inizio di campionato non brillante, l'attaccante argentino ha ripreso a segnare con maggiore regolarità, e l'ultima delle reti da lui siglate nello 0-3 finale con cui l'Inter ha sconfitto l'Empoli riportandosi nuovamente a quattro punti di distanza dal Napoli capolista, è stata determinante a farlo entrare di diritto nella storia della società.
Si tratta infatti del gol 134 in maglia nerazzurra per l'attuale capitano, che da mercoledì è diventato il calciatore straniero più prolifico della storia dell’Inter, staccando una leggenda come Istvan Nyers (133 reti) e aggiornando così un record rimasto immutato per settant'anni. L'argentino sale così al settimo posto assoluto della classifica dei migliori goleador dell'Inter, guidata dall'irraggiungibile Giuseppe Meazza, che di reti in nerazzurro ne ha messe a segno ben 284: per farlo ha impiegato 294 match, raggiungendo una media realizzativa di 0,45 gol a partita. Nel mirino di Lautaro ci sono ora Benito Lorenzi (143 gol), Luigi Cevenini (156 gol) , Sandro Mazzola (160 gol) e Roberto Boninsegna (173 gol).
Nonostante l'ottima prestazione dell'Inter, la vittoria agevole con la squadra toscana e il raggiungimento di un record che lo fa entrare nella storia del club nerazzurro, tuttavia, il centravanti argentino non ha fatto mistero dell'enorme delusione provata dopo il verdetto di France Football. Lautaro, evidentemente, si aspettava di valere di più della settima posizione finale raggiunta nella Top Ten del Pallone d'Oro, grazie ai 27 gol stagionali messi a segno tra campionato di Serie A e coppe, alla vittoria dello Scudetto e al trionfo in Copa America, dove, con 5 reti, è stato anche capocannoniere.
La delusione dell'attaccante nerazzurro è emersa con forza nell'intervista post partita di mercoledì: "Si può migliorare, ma sinceramente mi aspettavo di più", ammette candidamente Lautaro. "Alla fine comunque io lavoro per l’Inter e per l’Argentina", prosegue il "Toro", "e a volte questi premi non vengono assegnati nel modo giusto. Sono comunque contento del lavoro che faccio e di tornare in forma".
"Io credo che tutti aspettavamo una posizione migliore, questi premi sono così, Lautaro deve stare tranquillo perché con tutto quello che sta
dimostrando sia con noi che con la nazionale argentina, tutto quello che ha vinto, ha il riconoscimento di tutte le persone che amano il calcio", ha dichiarato il vice presidente dell'Inter Javier Zanetti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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