Un amore mai sbocciato per davvero, quello tra Lionel Messi e il Paris Saint-Germain, e non solo per la maniera in cui si è bruscamente interrotto il rapporto lavorativo tra le parti.
Le frizioni col Psg
Aldilà di un più che comprensibile entusiasmo iniziale, la scintilla non è mai scoccata neppure coi tifosi parigini, i quali, specie nell'ultimo periodo, hanno spesso e volentieri puntato il dito contro La Pulga, incolpandolo di non impegnarsi in campo e di aver mostrato uno scarso attaccamento alla maglia. E questo nonostante i 32 gol e 35 assist in 75 presenze totali con la maglia del Psg.
Il burrascoso divorzio è arrivato a giugno, quando Messi ha lasciato Parigi alla scadenza naturale del contratto, scegliendo di attraversare l'oceano e di indossare la maglia dell'Inter Miami dopo la corte serrata di David Beckham. Il numero dieci della Albiceleste ha ancora qualche sassolino da togliersi dalle scarpe, e lo mostra chiaramente nel corso di un'intervista concessa a Espn.
"Sono stato l'unico giocatore dei 25 dell'Argentina a non aver ottenuto un riconoscimento da parte del club", rivela il fenomeno di Rosario. "D'altronde era comprensibile, a causa nostra la Francia non si è confermata campione...", affonda. Ma a parte la brusca interruzione del rapporto, in effetti, Messi non si è mai adattato al Paris Saint-Germain a causa di una"frattura con un gruppo significativo di tifosi". "A Parigi non è andata come speravo e non stavo bene", ammette l'ex leader del Barcellona. "Però mi dico sempre che le cose non succedono per caso: anche se non ho avuto un buon rendimento, quando ero lì sono diventato campione del mondo".
La destinazione americana
L'esperienza a Miami è gratificante, e il numero dieci dell'Albiceleste spiega di aver ritrovato la gioia di stare in campo. "Amo quello che faccio, mi piace giocare, e ora ho scoperto un modo diverso di farlo", spiega infatti durante l'intervista,"ecco perché ho deciso di venire a Miami e di non continuare la mia carriera altrove: qui lo vivi in un modo diverso".
Col club della Mls è in essere un contratto fino al dicembre del 2025, ma Messi non ha assolutamente ancora preso in considerazione l'idea del ritiro. "Non ci ho pensato, non voglio pensarci perché voglio continuare a godermi quello che faccio", spiega La Pulga. "Aver lasciato l'Europa per venire qui è stato un passo importante, ora non voglio pensare al successivo".
La nazionale
L'obiettivo di Messi è indossare la fascia di capitano anche nella prossima edizione della Copa America, per difendere il titolo conquistato, mentre i Mondiali del 2026 sono ancora un traguardo troppo lontano nel tempo."Ora penso solo alla Coppa America", annuncia, "dopo vedremo, dipenderà da come mi sento, vedrò giorno per giorno, mancano tre anni".
L'importante per puntare alla massima competizione internazionale è quella di mantenere degli standard elevati.
"Se non dovessi accorgermi che il mio livello di gioco sta calando, non mi fermerei", aggiunge in conclusione l'argentino,"ma c'è una realtà con cui confrontarsi: sono più vecchio, ho mille partite alle spalle e il tempo passa per tutti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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